venerdì 8 luglio 2016

Corriere 8.7.16
E la minoranza solleva la questione morale
di Monica Guerzoni

ROMA Lo strano silenzio con cui la minoranza del Pd osserva gli sviluppi del caso Alfano, rivela una massiccia dose di imbarazzo. L’animo della sinistra dem è sospeso tra garantismo e indignazione, tra cautela e condanna morale. Martedì in tv Bersani aveva espresso giudizi severi sul piano della deontologia e del civismo, ricordando che «in tutti i mestieri puoi fare un favore a un amico o a un parente», ma non quando ricopri un incarico che mette in gioco le istituzioni. Se al suo monito non sono seguite analoghe prese di posizione dei bersaniani, è perché la minoranza sta cercando la formula magica che tenga assieme la coerenza rispetto alle posizioni assunte in casi precedenti e la battaglia congressuale. «Sul piano giudiziario, io resto un garantista, però la politica deve alzare il livello degli anticorpi» dice Roberto Speranza, il quale richiama il dovere di disciplina e onore imposto dalla Costituzione a chi riveste cariche pubbliche, ponendo in questo modo la questione morale. La minoranza guarda ai contorcimenti dell’Ncd con preoccupazione crescente, convinta che le intercettazioni sulla famiglia Alfano stiano portando «vagonate di voti al M5S». Per ora la prudenza prevale, ma Federico Fornaro non nega che il tema dimissioni sia nell’aria: «Se arrivassero provvedimenti della magistratura, il quadro cambierebbe». Cosa farebbe la minoranza al Senato davanti alla sfiducia invocata da Lega e M5S? Di certo non voterebbe con le opposizioni. «Ma a quel punto non potremmo che consigliare al ministro di fare un passo indietro», anticipa sottovoce un autorevole senatore. E aggiunge: «Non per ragioni penali, ma per la credibilità e la dignità del governo». E se Alfano non lasciasse? «Non alzeremmo le barricate». D’altronde, in vista della battaglia per la leadership del Pd, un Renzi logorato a fuoco lento dalle opposizioni è quanto di meglio la sinistra possa augurarsi. «Il governo ha un problema grande come una casa che riguarda Ncd — avverte Miguel Gotor — Non possiamo fare finta di non vederlo».