Corriere 6.7.16
IL NEPOTISMO A 5 STELLE È SEMPRE NEPOTISMO E FA MALE ALLA POLITICA
di Sergio Rizzo
N
elle ricostruzioni delle mappe del potere grillino successive alle
amministrative prevale l’elemento familiare. Lunghissimo e sorprendente
risulta l’elenco di consiglieri, assessori, presidenti di circoscrizione
e presunti loro collaboratori che hanno fra di loro vincoli di
parentela, senza dire dei rapporti coniugali o equipollenti. Succede
nelle migliori famiglie politiche, si sa. E spesso sono gli stessi
esponenti del Movimento 5 Stelle a stigmatizzare (giustamente,
aggiungiamo) la commistione fra relazioni parentali e amministrative,
come nel recente caso del figlio del governatore della Campania,
Vincenzo De Luca, quando si è profilato il suo approdo alla giunta
comunale salernitana con un importante incarico. A maggior ragione,
quindi, la straordinaria rete di relazioni familiari in quella che ormai
è una vera e propria nomenclatura grillina non può non suscitare
qualche riflessione. La prima è la già mancanza di una classe dirigente,
conseguenza in parte della rapidità con cui il Movimento si è
affermato, ma anche della inesistenza di palestre dove formarla (la rete
a questo serve a poco). Carenza che costringe a curiosi ripescaggi di
figure anche piuttosto usurate nei ruoli tecnici, e in mancanza di
alternative può innescare la suggestione di ricorrere alle uniche
persone di cui ci si può fidare, in un clima di generale diffidenza
verso tutto ciò che non è il Movimento. E chi se non i familiari, che
magari condividono pure la medesima fede politica. Ma indipendentemente,
temiamo, da capacità e competenze. Chi fa l’esame al marito per
stabilire se è adatto a fare il capo di gabinetto della moglie?
Eliminare una classe dirigente considerata in larga misura corrotta,
collusa e inadeguata è il primo passo se davvero si vogliono cambiare le
cose. Ma sostituirla con le fidanzate, i figli o i congiunti dei
colleghi di partito non ci sembra il modo migliore. Anche con le
migliori intenzioni si chiama sempre allo stesso modo: nepotismo.