Corriere 11.7.16
Di Stefano contro il partner di Acea «Stop a chi opera nelle colonie»
di D. F.
GERUSALEMME
L’interrogazione è firmata dai quattro consiglieri comunali del
Movimento 5 Stelle, allora all’opposizione. Chiedevano alla giunta se
avesse l’intenzione di cancellare l’accordo tra Acea e l’israeliana
Mekorot. Due anni e mezzo dopo i firmatari sono al potere a Roma:
Virginia Raggi è sindaca, Daniele Frongia il suo vice e Marcello De Vito
è il presidente dell’assemblea in Campidoglio. I grillini accusavano
Mekorot — di proprietà pubblica e creata dai pionieri ebrei nel 1937 ¬ –
di «violare il diritto internazionale a causa del suo coinvolgimento
attivo nell’impresa degli insediamenti israeliani abusivi. È
responsabile del saccheggio delle risorse idriche palestinesi».
Cancellare il memorandum di intesa con Acea rientrerebbe nella strategia
della campagna internazionale Bds (Boicotaggio Disinvestimento
Sanzioni) contro Israele. Il deputato Manlio Di Stefano ribadisce da
Gerusalemme: «Non facciamo accordi con chi opera nelle colonie, lo
abbiamo detto in parlamento e lo confermiamo». La denuncia dei grillini
era stata giudicata «assurda» dal ministero degli Esteri israeliano:
«Giordani e palestinesi cooperano con Mekorot. Se sta bene a loro,
perché non deve funzionare per gli stranieri?» .