domenica 10 luglio 2016

Corriere 10.7.16
Sfilano i sindaci anti-Tav, in prima fila il vice di Appendino
I dem attaccano. La prima cittadina al Gay Pride dopo le polemiche con la Curia sull’assessorato alle famiglie
di Marco Bardesono

TORINO Non erano molti i No Tav che ieri pomeriggio hanno sfilato a Rivalta per dire no alla linea di Alta Velocità che nella cittadina alle porte di Torino aprirà uno dei cantieri di maggiore impatto. Uno dei manifestanti, però, rappresentava quasi 900mila cittadini: Guido Montanari, vicesindaco di Torino. Per la prima volta il capoluogo piemontese ha aderito a un’iniziativa organizzata dal movimento fondato da Alberto Perino. Un cambiamento di rotta radicale quello imposto dai 5 Stelle. «Sono qui per dire no al progetto dell’Alta Velocità — ha spiegato Montanari —. Lo abbiamo ripetuto a chiare lettere in campagna elettorale. Avrei voluto portare la fascia tricolore, ma Chiara Appendino la indossa al Gay Pride e il regolamento comunale non consente di esibirla in contemporanea». Lungo le vie di Torino, nella kermesse del decimo Gay Pride (presente come l’anno scorso anche Piero Fassino), ha infatti sfilato la sindaca, già destinataria negli ultimi giorni delle critiche della Curia per la metamorfosi dell’assessorato alla famiglia in quello per le famiglie. Riguardo alla presenza di Montanari tra i No Tav, le reazioni non si sono fatte attendere: «Sconcertato» Mario Virano, direttore generale di Telt, la società incaricata dei lavori del tunnel. «Una presenza che non influisce sull’andamento dell’opera», per il governatore Sergio Chiamparino. «Montanari e Perino — attacca il senatore Pd Stefano Esposito — sono sodali da tempo in quel movimento che non perde occasione per criticare il lavoro di procura e magistratura».