Avvenire.it 13.07.16
I suoni delle Dolomiti. Musica ad alta quota
di Marcello Palmieri
Si
chiama baglama, ed è il liuto anatolico. Mettilo in mano a Taylan
Arikan, affiancagli la fisarmonica di Srdjan Vukasinovic, e aggiungici
per l'occasione Gilles Apap con il suo violino: ecco i Meduoteran in
versione allargata, proiettati in quella che dal 1995 è una geniale
intuizione di Trentino marketing. Son tornati dal due luglio "I suoni
delle Dolomiti", e fino e al 26 agosto trasformeranno i prati in platee,
i massi in palchi, le cime in quinte. Ma alle 13 di domani regaleranno
qualcosa di unico: un crossover tra ritmi e stili, tradizioni e culture,
sensazioni ed esperienze, apoteosi e sintesi del cammino che ogni
spettatore dovrà imporsi per ascendere ai 1786 metri di malga Movlina:
terra di pascoli rigogliosi, conteso spartiacque tra la Rendena e il
Bleggio. Che dal 1155 è padrone di quella terra. E al luogo dove allora
il "giudizio di Dio" (in verità un atroce combattimento per motivi
tutt'altro che spirituali) decretò la morte del duellante rendenero, per
mano di quello bleggese, domani si salirà da entrambi i versanti, con
le guide alpine - prenotazioni allo 0465.502111 - a dar sicuro passo da
Stenico (3 ore) e Pinzolo (3 ore e mezza). E' da sempre Mario Brunello
il signore incontrastato di questo festival. Lui, che alla kermesse
delle Dolomiti trentine salirà violoncello in spalla (dal 23 al 25
luglio, sul Catinaccio, per un trekking musicale in compagnia del
violino di Giuliano Carmignola e del genio di chitarre, tiorbe, liuti e
altri strumento antichi - info/prenotazioni allo 0462.609666). E sempre
lui, che quest'anno ha voluto associare al festival un illustre collega.
Geniale, eccentrico, noto nei maggiori teatri del mondo per la sua
eccezionale tecnica "vestita" – e non metaforicamente - in un
abbigliamento strambo e appariscente: l'edizione 2016 segna il debutto
di Mischa Maisky (mercoledì 20 luglio, ore 13), con le pale di San
Martino ad ascoltare la III e V Suite di Bach. Programma classico,
certo. Ma preludio alla riscossa del jazz che arriverà il 3 agosto, e
sempre alle 13, quando la Val di Fassa si dimenerà al ritmo di Stefano
Bollani e della sua tastiera (rifugio Michelucci, gruppo del
Sassolingo). Attenzione: le Dolomiti, poco distante da lì, suoneranno
già sabato 16 luglio. E in un contesto ancor più suggestivo. Alle 6 del
mattino, a Col Margherita. Quando la musica sorgerà insieme al sole. Gli
esecutori? Un gruppo lappone che distillerà musica e cultura del popolo
Sami, privilegiato custode delle aurole boreali. Si potrebbe continuare
per molto, ma basti questo: da oggi a fine agosto "I suoni delle
Dolomiti" dispenseranno 16 perle preziose. Respiro della montagna,
ossigeno per chi sceglie d'accarezzarla. Programma dettagliato su
www.isuonidelledolomiti.it