martedì 28 giugno 2016

Repubblica 28.6.16
Germania / i sospettati sono tre ex terroristi
L’ultimo audace colpo dei pensionati della Raf
di Tonia Mastrobuoni

BERLINO. La “banda dei pensionati della Raf”, come la chiamano i tedeschi, ha colpito ancora. Nel fine settimana il trio ha assaltato un furgone portavalori in un parcheggio, assicurandosi un bottino milionario. La dinamica della rapina di Wolfenbüttel, una piccola città della Bassa Sassonia, è talmente tipica che gli inquirenti sono piuttosto certi si tratti del sessantunenne Ernst-Volker Staub, della cinquantasettenne Daniela Klette e del quarantasettenne Burkhard Garweg. E che sia stata organizzata non per finanziare la lotta armata e la rivoluzione comunista, ma per ragioni di sostentamento. I tre, latitanti da oltre vent’anni, hanno bisogno di soldi per mangiare, per bere, per dormire.
Peraltro, col bottino milionario di sabato, agli ex terroristi inghiottiti dalla clandestinità è andata meglio del solito. In otto spericolati colpi organizzati negli ultimi cinque anni avevano incassato complessivamente poco, 400mila euro. Difficile che entrino nella storia come novelli Bonnie and Clyde. Chi li ha visti in azione, comunque, testimonia che sono “calmi e cortesi”. E che gli assalti avvengono come metodi all’antica.
Come le volte precedenti, Staub, Klette e Garweg hanno comprato un paio di automobili usate. Nel primo pomeriggio di sabato, sono entrati nel parcheggio di un negozio di materassi, dove i custodi di un furgone portavalori stavano ritirando la giornata di incassi. Un’auto dei rapinatori ha tamponato il furgone, un’altra ha sbarrato ogni via di uscita, poi due dei tre ex terroristi hanno cominciato a sparare per aria e contro il furgone e a minacciare i due custodi. Uno è entrato nel discount e ha cominciato a sparare contro il soffitto.
Una volta arraffato il bottino, i tre ex militanti Raf sono sgommati via con la macchina che chiudeva l’uscita del parcheggio, una vecchia Ford. Di solito, incendiano le macchine ma non sempre gli riesce, nella concitazione della fuga. Stavolta, per esempio. L’ultima denuncia nei loro confronti risale al ‘93, quando furono sospettati di aver pianificato un attentato dinamitardo contro il carcere di Weiterstadt. È l’ultimo atto politico che si ricordi. Poco dopo quell’attacco, la Rote Armee Fraktion, che negli anni Settanta aveva precipitato la Germania nell’incubo del terrorismo, fu sciolta.