lunedì 20 giugno 2016

Repubblica 20.6.16
Ivan Della Valle, Deputato M5S
“Con questi consensi trasversali conquisteremo il Paese”
“Adesso al referendum vincerà il No”
intervista di A. Cuz.

ROMA. Ivan Della Valle risponde da Torino, dove si festeggia una vittoria che arriva quasi inaspettata. Il deputato del Movimento 5 stelle ha lavorato al fianco di Chiara Appendino in Piemonte, e del direttorio 5 stelle nei palazzi romani.
Il risultato va al di là delle vostre aspettative?
«È un risultato straordinario che abbiamo ottenuto con tanto lavoro, fin dal 2010, da quando abbiamo eletto il primo consigliere regionale. Ci speravamo veramente tanto, l’aria di cambiamento c’era, ma combattevamo contro un sistema di vent’anni di centrosinistra radicato ovunque: dalla fondazione San Paolo alla Fiat, dai salotti bene alle cooperative rosse».
Avete rimontato grazie ai voti della destra?
«Ci hanno votato tutti sulla base di un programma, su un’idea diversa di città. Abbiamo puntato sul fatto che Piero Fassino aveva fatto investimenti solo in centro dimenticando le periferie. Proporre un reddito di cittadinanza non è di destra, come non lo è poporre nuovi servizi, investire su piccole opere utili, creare un fondo di 5 milioni di euro per le piccole e medie imprese».
I numeri di Virginia Raggi come li spiega? Era sconosciuta fino a pochi mesi fa.
«Roma è l’emblema del fallimento di tutta la classe politica, sia di destra che di sinistra. Dopo Mafia Capitale, dopo gli affari dei soliti furbetti, ha vinto l’idea di una forza pulita che fa una campagna elettorale senza utilizzare finanziamenti pubblici, con cittadini incensurati che provano - e riescono - a scardinare un sistema».
Qual è il prossimo passo?
« Crediamo che Roma possa essere il punto di partenza per riuscire a conquistare il Paese alle prossime politiche».
Siete davanti a una sfida epocale in due grandi città, vi sentite davvero pronti per il governo?
«La presa di Torino e Roma significa che il nostro non è più solo un movimento di protesta e a dirlo non siamo noi, ma i cittadini. Gli italiani da una parte cominciano a capire la forza della nostra proposta, dall’altra vedono il fallimento di un’intera classe politica. Conquistare Roma e Torino è uno schiaffo anche al governo Renzi».
Il premier ha sempre parlato di un voto locale. Sbagliava?
«Ovvio, perché aveva paura di queste amministrative, ma i risultati di oggi per noi sono il trampolino perfetto per vincere il referendum di ottobre. E mandarlo a casa».
Tutto questo avviene a due mesi dalla morte di Casaleggio, con Beppe Grillo rimasto in disparte.
«Questa vittoria dobbiamo dedicarla proprio a Gianroberto. È stato il primo a crederci e a lavorare perché ci riuscissimo. Grillo potrà ancora festeggiare tante vittorie, anche quella nazionale. Questa è tutta per Casaleggio».