lunedì 13 giugno 2016

Repubblica 13.6.16
Contro gli omosessuali
di Renzo Guolo

NEI siti jihadisti e nei social forum radicali si inneggia alla strage di Orlando. Perché sono colpiti degli americani e perché si tratta di omosessuali. Il radicalismo islamista è, ovviamente, ipertradizionalista in materia di costumi sessuali.
L’omosessualità è indicata dalla parola liwat, letteralmente sodomia, termine che, nella tradizione religiosa, viene associato alle forme di perversione sessuale. In particolare in quella maschile: quella femminile è condannata ma trattata con più indulgenza. Il tutto è frutto della lettura della vicenda biblica di Sodoma e Gomorra . Alcuni paesi islamici considerano l’omosessualità un reato punibile anche con la pena di morte. È il caso dell’Arabia Saudita, dell’Iran, dell’Afghanistan ai tempi dell’Emirato dei Taliban. E, naturalmente, dello Stato Islamico che applica integralmente la sharia e che in alcune città conquistate ha mostrato la sua avversione verso i “ sodomiti” gettandoli dai tetti. La strage di Orlando è salutata con entusiasmo anche perché i gay americani vengono colpiti mentre «esibiscono la loro perversione». Come in tutte le società, anche in quelle islamiche, l’omosessualità è diffusa e sovente tollerata.
Purché non assuma il volto della trasgressione pubblica che, agli occhi dei custodi della tradizione, mette in discussione l’ordine fondato sulla dimensione puro/impuro. E proprio questo avveniva, secondo i fautori di questa tesi, nel locale gay divenuto bersaglio. A dimostrazione che la jihad della vita quotidiana può raggiungere chiunque assuma i tratti del “trasgressore”.