domenica 12 giugno 2016

Repubblica 12.6.16
Il candidato Pd
Giachetti tenta la carta-paura “Se vince lei si blocca tutto”
L’esponente Dem: “Con me sì a Giochi e metro. E abbasserò anche le tasse”
di M. Fv.

ROBERTO Giachetti scrive ai romani. Anche lui usa Facebook per parlare ai suoi elettori e avvertirli che «adesso anche basta». Finalmente il candidato del Pd oggi si troverà faccia a faccia con la sua sfidante che al primo turno lo ha staccato di oltre 10 punti. Quello su Rai-Tre sarà il primo di due dibattiti sui quali Giachetti punta tutto per provare la rimonta. «Dopo mesi di fuga — scrive — la Raggi ha accettato. Spero sia pronta a rispondere».
Lo schema d’attacco che i Dem porteranno avanti negli ultimi giorni di campagna elettorale è incentrato sulla visione della città, opposta a quella del M5S: «Se vince la Raggi il sogno olimpico è finito», afferma Giachetti. E continua: «Se vinco io sarà terminata la metro C, se vince la Raggi no. Se vinco io, si costruirà lo stadio della Roma, se vince la Raggi no. Se vinco io in Atac si cambia tutto, se vince la Raggi no. Se vinco io Roma cambierà in 100 giorni, se vince la Raggi no. Ha detto che i primi cento giorni li passerà a studiare. Io so cosa fare». Un canovaccio che Giachetti ripeterà come un mantra in questi giorni.
Insieme a un altro argomento: «Gianni Alemanno e Ignazio Marino, i sindaci degli ultimi anni, voteranno tutti e due per Virginia Raggi. Hanno lasciato Roma così come la vedete e per continuare l’opera scelgono la Raggi non a caso». Replica Alemanno: «Se Giachetti si attacca a una mia frase di attenzione alla Raggi pronunciata durante un talk show ho l’impressione che sia veramente alla canna del gas».
Ma oltre agli attacchi contro la sua avversaria, Giachetti (che al contrario della Raggi ha già presentato la sua squadra) insiste sul suo programma. Ieri ha ricordato di aver «previsto la gratuità dei mezzi pubblici per gli ultrasettantenni, che esisteva ma è stata eliminata, mentre per gli under 20 uno sconto sull’abbonamento annuale del 50%».
Poi, dopo un omaggio sulla tomba di Enrico Berlinguer al cimitero di Prima Porta, anche l’esponente Pd si collega in video con i giovani di Confindustria. E a loro dice che «Roma ha l’immagine di una città un po’ decadente ma che ha la forza di reagire». Fa anche un passaggio sulle tasse e promette di «non alzarle per abbassare il debito di Roma. Anzi, le dovremo ridurre». Un piano a cui sta lavorando anche il governo e che potrebbe essere l’ultimo colpo di coda per provare a colmare il gap che distanzia Giachetti dalla Raggi.