domenica 12 giugno 2016

La Stampa 12.6.16
Maurizio Trombotto
“Il Pd assomiglia alla Dc. Oggi i grillini sono la vera forza progressista”
intervista di Paolo Coccorese

La presenza della candidata M5S fa la differenza per l’uomo di sinistra. «Se al ballottaggio con Fassino ci fosse qualcuno della destra non avrei dubbi su chi votare», dice Maurizio Trombotto, 51 anni, consigliere comunale uscente di Sel, per 14 anni il presidente di Mirafiori Sud, quartiere operaio di Torino. Certo, tutto cambia se l’avversario è Chiara Appendino. «Il Pd assomiglia alla Dc. È di centro – aggiunge -. Meglio una persona competente. Il suo programma magari non si può definire di sinistra, ma è progressista. Più di quello di Fassino. Per quello ho deciso di fare campagna elettorale per lei».
Proprio lei, signor Trombotto?
«Questa mattina (ieri ndr), ero a volantinare in Barriera di Milano. C’era un buon clima, sono convinto della vittoria. Quando l’ho scritto su Facebook tutti i pasdaran Pd mi hanno attaccato. Dicono che sono diventato pazzo...».
E’ così?
«No. Sono libero. E la mia non è una posizione contro Fassino, sia ben chiaro. Ma ho scelto Chiara perché negli ultimi due anni di consiglio ho avuto modo di conoscerla e di condividere molte sue idee».
Due anni trascorsi nella maggioranza di centrosinistra. Ha dimenticato?
«Il mio pedigree di uomo di sinistra rimane: sono stato segretario di sezione a Vanchiglia, di Unione a Mirafiori, responsabile della Federazione Provinciale, coordinatore della Sinistra Democratica».
All’inizio della campagna era vicino all’ex Fiom, Giorgio Airaudo.
«Organizzai tre momenti di restituzione dopo il mio impegno con Sel. Credo nella gratitudine. Poi non ho fatto più nulla».
Ha scelto Appendino: è di sinistra?
«Se leggo il suo programma direi che è progressista. E la pensano in tanti a sinistra dato i voti che il M5S ha preso».
Tre temi di sinistra nel programma?
«La sostenibilità ambientale, la volontà di fermare la costruzione di centri commerciali, la critica delle dismissioni immobiliari come la Cavallerizza Reale».
Progressista? Ma sulla costruzione della moschea preferiscono girarci a largo..
«Propongono il potenziamento della consulta interfedi. Ma bisogna capirli. Hanno scelto di parlare ai settori moderati. E’ comunicazione politica»
Si è iscritto al blog di Grillo?
«No, sostengo solo Appendino».
Cosa pensa del direttorio, della Casaleggio, del dietrofront sulle unioni civili?
«Sulla Cirinnà, Appendino ha scelto come assessore il presidente di Arcigay. Sul resto? Conosco i militanti, tanti. Ho ritrovato l’entusiasmo di quando ero giovane. Sembra di ritornare ai comitati post Bolognina. Il problema è Fassino? No, è il Pd. Si sono alleati con le “sentinelle in piedi”».
Peggio del sostegno di Borghezio ad Appendino?
«Sono dinamiche del ballottaggio».
A Roma la sinistra-sinistra ha scelto di votare scheda bianca.
«Votare è un diritto e un dovere. E poi la democrazia è fatta anche di alternanza al governo».