giovedì 9 giugno 2016

La Stampa 9.6.16
Orchestra Rai
Tante novità e “cultura per tutti”
di Sandro Cappelletto

La strategia è chiara: rendere più solido il rapporto con il pubblico nella città dove ha sede, aumentare i concerti in Italia e nelle tournée internazionali, ribadire la propria funzione istituzionale, entrare con maggiore frequenza nei radar dei principali direttori e solisti, contando sulla sinergia con Rai 5 e Rai Radio 3. In uno slogan, «musica e cultura per tutti».
Racchiude numerosi elementi di novità la prossima stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, presentata ieri a Torino. A cominciare da James Conlon, chiamato a sostituire Juraj Valcuha come direttore principale, e da Ernesto Schiavi, che subentra a Cesare Mazzonis nel ruolo di direttore artistico.
Il debutto è fissato per il 20 e 21 ottobre, mantenendo così l’abitudine del doppio appuntamento settimanale e smentendo le voci di un possibile ridimensionamento. In quell’occasione Conlon dirigerà la Quinta di Beethoven e la Quinta di Mahler: niente di meglio per capire come, in un secolo, tra Otto e Novecento, sia mutato il linguaggio sinfonico. Non mancano nomi di spicco, come il violoncellista Mischa Maisky e Kirill Petrenko, nuovo direttore dei Berliner Philharmoniker.
Ritorna anche David Garrett, il violinista sex symbol - dicono - di cui alla Rai devono essersi innamorati. Prosegue Rai Nuova Musica, focus sulla creatività contemporanea, e continuano le «Domeniche all’Auditorium», con concerti da camera affidati ai musicisti dell’Orchestra. Numerose le tournée, tra Cina, Mosca e Muscat, capitale dell’Oman e nuova terra dell’oro per le orchestre europee.
La sovrintendente Paola Carruba ha ricordato le «iniziative educational», concerti del sabato pomeriggio rivolti alle famiglie, con programmi «popolari», l’opera Pinocchio (mal)visto dal gatto e la volpe scritta da Andrea Camilleri e Ugo Gregoretti, con musica di Lucio Gregoretti, e il lavoro di quaranta ragazzi delle scuole di Torino impegnati con i professori dell’Orchestra Rai e la Compagnia Venti Lucenti di Firenze nella realizzazione scenica de Il mago di Oz.