mercoledì 8 giugno 2016

La Stampa 8.6.16
«Da solo il premier non ce la fa. Deve recuperare Bersani e centro»
di Amedeo La Mattina

«Il progetto riformista di Renzi, che è sacrosanto, può fallire se si coltiva l’illusione dell’autosufficienza del Pd e non si vuole tenere insieme un centro riorganizzato e la minoranza di Bersani».
Onorevole Cicchitto, cosa dovrebbe fare Renzi?
«Intanto prendere atto che il 40% delle Europee è ormai un ricordo, e i dati delle amministrative stanno lì a dimostrarlo. Da solo Renzi non ce la fa: contro di lui potrebbero concentrarsi tutte le opposizioni e farlo fuori al ballottaggio delle politiche. Non ce la fa con singole operazioni personali come quella con Verdini che portano zero voti. Ma di questo a Largo del Nazareno se ne sono resi conto. Allora Renzi dovrebbe evitare la logica molti nemici molto onore e aprire a una logica di coalizione modificando la legge elettorale. Dovrebbe dare un segnale politico prima del referendum costituzionale».
Insomma volete il premio alla coalizione per un’alleanza stabile con il Pd. Ma il centro con il quale Renzi dovrebbe allearsi dov’è e soprattutto quanti voti ha?
«Bisogna mettere insieme Ncd, Udc, Scelta civica, i socialisti di Nencini e anche Verdini: un’area che potrebbe andare oltre il 5%. In queste amministrative, in tutte le città dove si è votato, Ncd ha totalizzato il 3%, nei capoluoghi intorno al 5. A Napoli e a Salerno le liste civiche che si richiamano a noi hanno fatto il 5%. Non saranno cifre stratosferiche, ma costruire una stabile area centrale e riformista può servire a tutti, anche al Pd per neutralizzare il mix micidiale delle opposizioni riunite solo per far perdere Renzi e affossare il referendum costituzionale. Ma Renzi deve recuperare pure quella parte della sinistra dem, che non gioca al peggio».
Renzi ha già precisato che non intende cambiare l’Italicum. Giochi chiusi?
«La politica è fatta per fare i conti con la realtà. E la realtà anche di queste amministrative ci racconta molte cose. Che per esempio i 5 Stelle si sono presentati non più con il volto e i toni di Grillo che hanno spaventato o disgustato la gente ma con quella più rassicurante della Raggi e dell’Appendino, con un risultato da far tremare le vene ai polsi perché quanto a cultura di governo stanno a zero. Io non so se i voti degli arrabbiati, della Lega e dei Fratelli d’Italia, sono automaticamente trasferibili ai 5 Stelle, ma al posto di Renzi non correrei il rischio di verificarlo nelle urne dopo una corsa solitaria e con un pezzo del Pd contro».
Riunire il centro, ma con i vari leader che pensano di essere dei Napoleone?
«Dovranno tutti fare un bagno di umiltà e dico tutti».