La Stampa 7.6.16
Le periferie abbandonano il Pd
Non è più il partito degli operai
A Torino, Roma, Milano la sinistra convince solo la borghesia dei centri storici
di Andrea Rossi
Primavera
del 2011: Piero Fassino diventa sindaco di Torino al primo turno. La
sua è una vittoria travolgente, mai in discussione. A Mirafiori l’ultimo
segretario dei Ds sfonda il muro del 60%, nei quartieri operai della
periferia Nord oscilla tra il 56 e il 58%. Solo nel centro storico ha il
fiato più corto: 50,5%. Primavera del 2016: al sindaco è rimasto solo
il centro, l’unica zona in cui supera il 50%, l’unica in cui non perde
consensi, l’unica che l’avrebbe premiato già al primo turno. Le altre
precipitano pericolosamente verso il 40%.
Il centro storico è il
fortino dove, a Roma, si è asserragliato anche Roberto Giachetti,
circondato dalle orde Cinque Stelle. Due municipalità a Pd e alleati:
centro, Parioli, Nomentano; le altre tredici - da Ostia a Tor Bella
Monaca, dalla Cassia all’Eur - a Virginia Raggi. Geograficamente, e non
solo, è un assedio.
«Il Pd ha dei problemi», dice Matteo Renzi.
Uno - sicuramente tra i più importanti - sono le periferie. «Ci hanno
abbandonato, scelgono», incalza la minoranza interna. Difficile dargli
torto. La solidità dei democratici tiene dove abita la buona borghesia e
si ferma là dove smettono di passeggiare i turisti; altrove si combatte
seggio per seggio, spesso si perde.
A Torino Chiara Appendino e
il Movimento 5 Stelle si sono presi un luogo simbolico, la
circoscrizione 5: Vallette e Lucento, i rioni degli operai, dai grandi
palazzoni costruiti negli Anni Sessanta per dare casa alla manodopera
emigrata dal Sud, roccaforti un tempo rosse, e anche Borgo Vittoria, che
ospitava la storica sede del Pci. Fassino aveva il 58%, ora ha il 35.
E, sempre a Nord, là dove da anni si fatica a tenere a bada la
polveriera delle baraccopoli abitate dai rom, passa dal 56 a 35%,
superando i 5 Stelle di una incollatura.
Anche Beppe Sala, a
Milano, arranca: Pisapia controllava tutti i municipi, lui ha perso la
zona 2, Turro, Grego e Crescenzago; la 5, da Porta Ticinese a
Gratosoglio, e la 7, tra Baggio De Angeli e San Siro. Si fa sfilare da
Parisi anche la zona 9, tra Affori e Comasina, dove negli ultimi dieci
anni la sinistra aveva sempre governato, anche quando a Palazzo Marino
c’era Letizia Moratti.
Tre anni fa, nella Capitale, Ignazio Marino
aveva lasciato le briciole ad Alemanno: 14 municipi su 15, eccetto
Cassia-Flaminia. Oggi Roberto Giachetti ha avuto vita facile solo ai
Parioli. Altrove è stato travolto. Sì, con le periferie il Pd oggi ha
davvero un problema.