La Stampa 3.6.16
Veneto Banca, enti religiosi e imprenditori
Ecco chi si è salvato dal crollo delle azioni
L’Opera di S. Antonio e l’azienda di jeans Reply hanno venduto i titoli in tempo
di Gianluca Paolucci
Gli
ultimi fortunati sono circa 1600 piccoli azionisti di Veneto Banca che
riescono a vendere le loro azioni il 13 febbraio del 2015. Tutte
operazioni inferiori alle mille azioni, che ancora valevano 39,50 euro
ciascuna. Ma tra il 28 febbraio di quell’anno e il 13 febbraio 2015 la
banca compie 7630 operazioni di acquisto dei propri titoli, centinaia di
milioni di euro che contribuiscono ad asciugare le casse dell’istituto,
un elenco di 80 pagine che la stampa ha potuto consultare. In mezzo,
secondo quanto ha ricostruito la Consob, ci finiscono imprenditori con
promessa di riacquisto, investimenti a rendimento garantito, garanzie di
rimborso in caso di discesa del titolo.
Due giorni prima di quel
13 febbraio la procura della Repubblica di Roma aveva compiuto una serie
di perquisizioni, con l’iscrizione nel registro degli indagati del Dg
Vincenzo Consoli e dell’ex presidente Flavio Trinca per ostacolo alla
vigilanza. Tra le accuse c’è anche quella di aver diffuso «un valore
dell’azione Veneto Banca non rispondente al vero», riporta il decreto di
perquisizione. Il caso della popolare di Montebelluna esplode in tutto
il suo clamore. Un caso che però covava da tempo. Gli allarmi si
rincorrevano, Bankitalia aveva spinto un ricambio al vertice subendo un
vero e proprio schiaffo, con Consoli «retrocesso» da amministratore
delegato a direttore generale mantenendo tutte le sue deleghe. E
un’aggregazione (con la Popolare di Vicenza, respinta da Montebelluna e
con il senno di poi a ragione). Così, fin dall’inizio del 2014 il numero
dei soci che chiede di vendere è sempre più ampio. Il 3 giugno riesce a
piazzare un pacchetto di 11.006 titoli (435 mila euro di controvalore)
l’Opera della Provvidenza di Sant’Antonio, l’Opsa, benemerita
istituzione di assistenza ad anziani e ammalati della Diocesi di Padova.
A giugno vende anche Giampaolo Buziol, l’imprenditore del marchio della
moda Replay, che si libera di 33 mila azioni pari a 1,3 milioni di
euro. Il 3 dicembre la banca compie una sola operazione: compra 50.633
azioni, pari a due milioni di euro tondi, dalla Sg Ambient srl, una
società attiva nel settore delle rinnovabili. Le sue azioni sono tutte
in pegno a Unicredit. Fa parte del gruppo Grafica Veneta, un vero
colosso nel settore della stampa. Il suo presidente Fabio Franceschi è
noto per le posizioni controcorrente, dagli attacchi agli evasori fino
alle stoccate alla politica. Qualche giorno fa dalle colonne del
Corriere del Veneto se l’è presa con quei grandi soci delle popolari che
avevano riavuto indietro i loro soldi mentre i pensionati erano rimasti
incastrati. Lui stesso dice di averci rimesso 5 milioni ma
evidentemente poteva andargli peggio. L’operazione di Sg Ambient finisce
anche nel mirino della Consob, che segnala questa operazione legata ad
una operazione tipo «pronti contro termine» con sottostante azioni di
Veneto Banca. Per sei mesi d’investimento hanno ricevuto un rendimento
del 3%.
Nel mirino della Consob finisce anche Arrigo Buffon,
imprenditore ed ex amministratore di Veneto Banca Romania. Ad ottobre
2014 vende 100 mila azioni, circa 4 milioni di euro. Ma il colpo grosso
lo fa Cattolica Assicurazioni: il 4 agosto 2014 vende un pacchetto di
oltre un milione di titoli, pari a poco meno di 40 milioni di euro. Solo
che ne incassa 67, di milioni. Merito di una opzione «put», un diritto a
vendere che Cattolica, i cui intrecci con la Popolare di Vicenza sono
finiti nel mirino della Consob, aveva dal 2010.
Poi ci sono le
altre banche, e qui si rischia di finire nell’ambito dello strano ma
vero. Deutsche Bank vende un’azione nel giugno 2014. Fineco ne vende 5.
Investitori Associati, gruppo del private equity di Antonio Tazartes e
Dario Cossutta, ne vende 500 il 30 dicembre. Più attiva Bim Fiduciaria,
del gruppo di Banca Intermobiliare. Con tre operazioni, l’ultima il 30
dicembre, si libera di poco meno di 10 mila azioni.