La Stampa 22.6.16
M5S, plebiscito tra gli under 45, ma quanti rimpianti sulla sinistra
Fenomeno internazionale, in Spagna succede con Podemos
di Roberto Pavanello
La
fotografia scattata dall’istituto di ricerca Demopolis è chiara:
l’elettorato giovane ha votato Virginia Raggi e Chiara Appendino. La
romana è stata scelta dall’80% degli under 45, la torinese dal 71.
Qualcosa di simile, secondo i sondaggi, accadrà domenica in Spagna, dove
il 43,6% di chi ha meno di 34 anni voterà Podemos e il 17,4 andrà su
Ciudananos, nuova forza di destra. I socialisti sono al 13,4 e i
popolari al 17,2.
«I giovani hanno votato quanto di più estremo si
potesse, Casa Pound a parte - ragiona il romano Luca Vecchi, del
collettivo di autori comici The Pills, 30 anni -. Io non ho votato. Sono
un elettore M5S pentito, ora vediamo cosa sono in grado di fare, anche
se non ricordo sindaci capaci di governare Roma». Di una Roma sempre
uguale a se stessa parla il regista Gabriele Mainetti, che ha 39 anni,
ed è appena rientrato dal Festival di Shangai dove ha presentato il suo
Lo chiamavano Jeeg Robot, e dove ha notato «che lì tutto è organizzato, e
da noi per niente. Sul Lungotevere, all’altezza di Trastevere, c’è un
punto dove mio padre mi portava da bambino facendomi notare che c’era
sempre l’immondizia. A suo tempo c’era andato con suo padre e la
situazione era identica. Sembra una cretinata, ma non lo è». Qualcosa
cambierà con i 5S? «Oggi c’è un fenomeno nuovo, nato in opposizione a
una politica lontana da tutto e tutti, una politica che non riesce a
parlare alla gente. E siccome tutti siamo abituati a quel tipo di
politica, a quel genere di promesse non mantenute, stavolta è successo
che si sia guardato altrove. Adesso sono curioso di vedere che cosa
accadrà».
Pietro Belfiore ha 30 anni e fa parte del collettivo Il
Terzo Segreto di Satira, noto per le parodie sulla politica. Ha votato a
Milano, città che non ha visto il trionfare 5S: «Però anche per noi,
che siamo di sinistra, non sono state elezioni facili. Abbiamo votato un
manager come Sala perché non volevamo un’altra giunta come l’ultima
Moratti». Perché i giovani hanno premiato il M5S: «Credo sia colpa dello
scollamento sempre più forte tra politica e ragazzi. Evidentemente i
pentastellati hanno comunicato meglio. È già tanto che ci siano ancora
giovani che vanno a votare». Un altro fenomeno di You Tube come Martina
Dall’Ombra, che di anni ne ha 24, vede tra giovani e 5 Stelle
un’identificazione: «Sono politici in maglietta, come i ragazzi». Oggi
«i giovani scendono sempre meno in piazza per protestare. Il dissenso si
esprime prima su web e poi eventualmente alle urne, per esempio
decidendo di votare per i grillini». Scelta che Martina non condivide e
non lo manda a dire: «Per me il Movimento è una cosa da poveracci. Se i 5
Stelle dovessero vincere le politiche me ne vado dall’Italia. Spero in
un recupero rapido di Renzi».