venerdì 17 giugno 2016

La Stampa 17.6.16
I Casamonica: stiamo col Pd
Orfini: non vogliamo quei voti
di Grazia Longo

Per il candidato Pd a sindaco non poteva esserci endorsement più sconveniente. Il sostegno di Luciano Casamonica - che pur non essendo indagato è stato ritenuto dalla procura di Roma il «trait d’union» tra l’organizzazione Mafia Capitale e il gruppo familiare noto nel sud-est di Roma nel narcotraffico, l’usura e il riciclaggio - arriva come un bacio mortale, nei confronti di Roberto Giachetti, durante un servizio di Tagadà su La7. Nelle oltre mille pagine dell’ordinanza di Mafia Capitale il gip Flavia Costantini sottolineava una «capacità di interlocuzione espressa dal sodalizio diretto da Carminati nei confronti del gruppo Casamonica».
I grillini hanno subito stigmatizzato l’episodio. Sul sito del M5S Roma si legge: «#MafiaCapitaleVotaPd. Luciano Casamonica, nipote di Vittorio Casamonica, celebrato nei funerali della vergogna di piazza Don Bosco (il video con la colonna sonora del Padrino e l’elicottero che lanciava fiori ha fatto il giro del mondo, ndr). Lo stesso Luciano Casamonica della foto simbolo di Mafia Capitale, scattata il 28 settembre 2010 al centro accoglienza Baobab».
Secca la replica del Pd. Il presidente del partito, Matteo Orfini è categorico: «Grazie no. Facciamo volentieri a meno dei voti dei Casamonica. A differenza di altri non abbiamo mai avuto problemi a rifiutare i voti di chi non rappresenta la nostra idea di cambiamento della città». E su Twitter il senatore dem Stefano Esposito scrive: «Respingiamo a mittente tentativo “avvelenare” Giachetti #m5s omertosi con Spada di Ostia hanno preso loro voti».