La Stampa 15.6.16
Lancia i nuovi radicali
“Sì a Renzi sul referendum”
L’ex fedelissimo di Pannella: convention a Parma
di Giuseppe Alberto Falci
Lo
storico simbolo dei radicali - la Marianna - per fare un nuovo partito
radicale. L’idea è stata lanciata ieri da Giovanni Negri sul Foglio.
L’ex segretario nazionale del Pr in punta di penna prova a scuotere quel
mondo ancora scioccato dalla morte di Marco Pannella.
La nuova
creatura nascerà il prossimo 18 giugno a Parma quando i cittadini
potranno ascoltare «quattro proposte da mettere sotto il naso del
governo e delle opposizione». Il simbolo c’è già: si tratta di quello
del partito radicale di vecchio conio con «il cappello frigio» perché
«abbiamo in testa la Convezione della Marianna». Tutto nasce su
Facebook, spiega Negri alla Stampa. Ad oggi il 60% delle adesioni non
proviene dal mondo radicale. Anzi. «La maggioranza è fatta da gente che
si definisce “homeless della politica”, c’è una fame disperata di
ritorno della politica che non può esaurirsi in Crozza che fa Razzi in
Tv». Ad oggi i sostenitori del nuovo movimento sono 316. In realtà,
sorride, «ci sarebbe il 317°, Zuckerberg: senza di lui non avrei potuto
fare nulla». L’ex segretario dei radicali non si sarebbe mai immaginato
una risposta di questa entità: «Ho acceso un cerino e si è infiammato
tutto». Prima, però, questo nuovo soggetto politico dovrà spendersi per
il referendum costituzionale. Un sì al ddl Boschi («Bambi») che non
significa aderire alla causa renziana e al Pd. Anzi. Annota Negri: «Se
qualcuno ci accusa di fare i reggicoda di Renzi, la risposta è no.
Tuttavia pensiamo che il referendum sia un occasione da non perdere.
Anche perché se dovessero prevalere i no significherebbe tornare alla
palude». Nonostante alla nuova creatura radicale non convincano alcuni
punti della riforma, c’è un aspetto di non poco conto che scalda l’animo
di Negri: «L’italicum ci porta finalmente a quel sistema bipartitico
che noi radicali auspichiamo da tempo». Tuttavia il sì al referendum non
vuole essere un aiuto a Palazzo Chigi. «Semmai l’eternità a Renzi
gliela garantisce “Felpa Continua” Salvini, l’antagonista ideale». Dopo
l’appuntamento referendario la road map è già tracciata. Con un
programma, già nero su bianco, che verte su quattro punti. Primo: «Da
quando uno riceve un avviso di garanzia devono passare al massimo 14-16
mesi. Poi o si conclude tutto o quel magistrato deve andare davanti al
Csm a risponderne». Il secondo punto riguarda l’immigrazione: «Né
buonismo, né muri, ma un nuovo piano Marshall per l’Africa che vincoli
gli aiuti agli standard di democrazia». Tre: «Un nuovo piano di
infrastrutture», compreso il Ponte sullo stretto. Infine, l’Europa.
«Così non va bene, è la principale centrale di propaganda di lepenismi e
populismi. L’obiettivo restano gli Stati uniti d’Europa. Altrimenti
tanto vale tornare al vecchio mercato unico».