La Stampa 12.6.16
Star 22enne dei talent uccisa da un folle a un concerto in Florida
Christina Grimmie stava firmando autografi agli ammiratori
di Francesco Semprini
Plaza
 Live a Orlando La tragedia si è consumata alla fine del concerto al 
Plaza Live Theater di Orlando in Florida. L’assassino era armato di due 
pistole. Ancora un mistero come abbia fatto a introdurle nella struttura
Poche
 ore prima di esibirsi in quella che sarebbe stata la sua ultima 
performance Christina Grimmie aveva postato un invito sui social network
 per chiamare a raccolta tutti i suoi fan a Orlando. Era al Plaza Live 
Venue della città della Florida che l’ex star del talent «The Voice» 
aveva fissata la data del suo concerto insieme alla band «Before You 
Exit», ed è lì che il suo assassino si è presentato mascherato tra i 
tanti ammiratori della cantante 22enne.
La mancanza di metal 
detector gli ha reso tutto più semplice portandosi con se due pistole e 
un coltello: aveva viaggiato da un’altra città della Florida proprio per
 uccidere Grimmie. E così ha atteso la fine del concerto e l’after-party
 tra la star e i suoi fan per portare a compimento il suo piano. Ha 
estratto le due rivoltelle e ha fatto fuoco, alcuni colpi. A poco sono 
serviti i tentativi del fratello di Christina di bloccarlo, lui si è 
divincolato e dopo aver colpito il suo obiettivo si è tolto la vita. La 
polizia ha diffuso solo in serata le generalità del killer: si tratta di
 Kevin James Loibl, 27 anni.
Gli investigatori hanno passato al 
setaccio la sua abitazione controllando i suoi oggetti personali, tra 
cui computer e telefono, per cercare di capire il motivo del suo gesto.
Ed
 è forse proprio da Internet che potrebbe arrivare una risposta, visto 
che Grimmie era molto attiva in rete. «Un vero e proprio fenomeno del 
digitale» era considerata, e del resto proprio su YouTube era stato 
scoperto il suo talento canoro. Quello che la aveva portata alla sesta 
edizione dello show «The Voice», grazie a un performance di «Wrecking 
Ball», il brano di Miley Cyrus. Al termine della competizione si 
classificò terza, ma la sua voce è divenuta popolare in tutto il mondo 
con una serie di dischi e concerti, dopo aver scalato le classifiche di 
radio e digitale. Intanto internet e social network sono inondati dai 
messaggi di cordoglio dei suoi ammiratori, in particolare giovani, e 
dalle star dello spettacolo.
Originaria del New Jersey e residente
 a Los Angeles dal 2012, si era innamorata della musica a cinque anni. 
Si era fatta conoscere con un video della cover di «Just a Dream» e con 
oltre 24 milioni di visite sul proprio canale YouTube - uno dei cinque 
più visitati della categoria musicale - si era piazzata al secondo posto
 nel concorso MyYoutube, alle spalle di Selena Gomez, con cui poi aveva 
iniziato a collaborare.
In un’intervista diceva di ispirarsi a 
Christina Aguilera: «È stata la prima e unica, sin da bambina. Ho 
imparato cantando le sue canzoni, devo dire solo grazie a lei se adesso 
so cantare». Il 14 giugno 2011 era stato pubblicato il suo primo Ep, 
intitolato «Find Me», il 6 agosto 2013 il suo secondo album, «With 
Love». Poi il boom del talent su Nbc. Stava lavorando al terzo album 
proprio in queste settimane, destinato a rimanere un incompiuto.
E
 forse proprio alla sua popolarità potrebbe essere legato il suo 
assassinio: «Sembra il gesto di un folle», ha dichiarato il capo della 
polizia locale, John Mina, ma il dato di fatto è che Kevin si è 
appositamente recato nell’arena musicale di Orlando per uccidere la sua 
vittima. Quindi un filo conduttore, seppure ispirato alla follia, ci 
potrebbe essere, ed è su questo che si stanno concentrando gli 
inquirenti. Resta inoltre da capire dove e come l’omicida si sia 
procurato le armi, oltre al fatto che non è stato possibile 
intercettarlo all’ingresso del Plaza Live Venue, nonostante guardie non 
armate controllassero sacche e borse. Una vicenda che ripropone la 
questione sempre aperta sulla crescente violenza legata al «far west» 
delle armi da fuoco in America che ogni anno registra stragi e vittime 
ma che la classe politica della prima democrazia del mondo non è in 
grado di affrontare.
 
