il manifesto 15.6.16
Vertice Clinton-Sanders, il senatore del Vermont chiede un cambio radicale ai democratici
Epilogo
delle primarie Usa. Vertice di un'ora e mezza tra Clinton e Sanders
alla fine della contesa per la candidatura. Nessuna dichiarazione ma
giovedì il senatore del Vermont terrà un discorso video su YouTube e
spiegherà alla sua immensa base elettorale cosa intende fare per la
"rivoluzione politica" in cui crede e per il cambiamento radicale del
partito democratico
di Marina Catucci
NEW YORK
Martedì 14 giugno si sono ufficialmente concluse le primarie americane,
con il voto della capitale, Washington DC nel distretto di Columbia.
Come previsto a vincere è stata Hillary Clinton.
Subito dopo il
voto, la presunta candidata democratica alla presidenza ha avuto un
incontro a porte chiuse durato più di 90 minuti con il suo principale
rivale, Bernie Sanders, che nel corso della giornata aveva reso noto di
non essere ancora pronto a dare il proprio endorsement.
L’incontro,
che entrambi i candidati democratici hanno definito “positivo”, era
stato ampiamente annunciato durante i giorni precedenti, lo staff di
Clinton aveva anticipato che con Sanders si sarebbero focalizzati su
“una serie di questioni progressiste sulle quali si condividono
obiettivi comuni” e che i due “hanno concordato di continuare a lavorare
su un ordine del giorno condiviso”.
L’incontro è terminato poco
prima le 22:30, sia Clinton che Sanders hanno lasciato il Capital
Hilton, non lontano dalla Casa Bianca, senza parlare con i giornalisti.
Poche
ore prima di incontrare la candidata democratica alla presidenza,
Sanders aveva tenuto una conferenza stampa davanti la sua sede
elettorale di Washington, durante la quale ancora una volta il senatore
del Vermont aveva rifiutato di concedere il proprio endorsement,
affermando di voler continuare fino alla convention del mese prossimo a
Philadelphia, in modo da spingere per una “trasformazione fondamentale”
del partito democratico.
“Il popolo americano è ferito ed è ferito
malamente – ha detto Sanders – vuole un cambiamento reale, non lo
stesso vecchio sistema”
Nella sua conferenza stampa, Sanders ha
declinato le diverse priorità e cambiamenti politici che vorrebbe
vedere, tra cui una nuova leadership del Comitato Nazionale Democratico,
che, ha detto, non si è concentrato abbastanza per portare nuovi
elettori nel partito. “Credo anche che sia necessario sostituire la
leadership del Comitato Nazionale Democratico attuale”, ha detto
Sanders.
A questo ha aggiunto il progetto di sbarazzarsi del
sistema dei superdelegati che, secondo il senatore socialdemocratico,
privilegia l’élite del partito.
Altro suo punto cruciale è il
mettere per iscritto nella piattaforma del partito l’impegno a
concentrarsi sui lavoratori e sui poveri.
Sanders, sempre al fine
di portare un autentico rinnovamento all’interno dei democratici, chiede
anche che si cambi il sistema delle primarie, passando alle primarie
aperte.
“E’ insostenibile l’idea che nello stato di New York, il
grande stato di New York, 3 milioni di persone non abbiano potuto
partecipare alla scelta del candidato democratico o repubblicano perché
non registrati come indipendenti o come elettori democratici e
repubblicani”.
Sanders ha anche aggiunto che la sua decisione di
rimanere in corsa non vuole compromettere le probabilità di Clinton di
sconfiggere Donald Trump questo autunno ma vuole che il partito e la sua
candidata si spingano verso i lavoratori e la base degli americani.
“Stiamo
andando a portare qualcosa come 1.900/2.000 delegati a Filadelfia, e
lasciate che vi dica quello che vogliono – ha aggiunto Sanders –
vogliono vedere il partito democratico trasformato. Vogliono vedere il
partito democratico resistere ai ricchi e potenti, e lottare per le
persone che stanno male”.
Il suo staff ha poi annunciato che
Sanders, giovedì sera, farà un videodiscorso in diretta sul suo canale
YouTube per spiegare come intende continuare la sua “rivoluzione
politica”, che continua anche ora che non è più un candidato.
“Quando
abbiamo iniziato questa campagna, vi ho detto che stavo correndo non
come avversario di un uomo o una donna ma per proporre politiche nuove e
di vasta portata che affrontino le crisi del nostro tempo”, ha detto
Sanders nella mail mandata a tutti i suoi sostenitori per annunciare il
discorso di giovedì.