sabato 4 giugno 2016

Corriere 4.6.16
«Che orrore l’utero in affitto a Roma Sono schiavisti, ho chiamato i Nas»
La ministra Beatrice Lorenzin ha inviato i carabinieri del Nas agli incontri tra Mario Caballero, direttore dell’agenzia Extraordinary Conceptions, e le coppie intenzionate a ricorrere all’utero in affitto.
intervista di Fabrizio Caccia

ROMA Indignata è dire poco. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ieri mattina dopo aver letto il reportage di Monica Ricci Sargentini sul Corriere della Sera , ha chiamato subito i carabinieri del Nas. La storia di Mario Caballero, direttore dell’agenzia Extraordinary Conceptions , arrivato a Roma dalla California per incontrare in un albergo del Centro alcune coppie italiane intenzionate a ricorrere all’utero in affitto per avere figli, l’ha fatta inorridire. Poi è partita al contrattacco: «Credo ci sia la flagranza di reato — commenta al telefono —. Di sicuro è stata violata la legge 40 che da noi vieta anche solo di pubblicizzare la maternità surrogata. Quello che ho letto è una schifezza...».
La legge 40 parla chiaro: il colpevole è punibile con la reclusione fino a due anni. Quest’uomo va arrestato?
«Non sta a me dirlo. Se ne occuperà l’autorità preposta. So che i Nas, a cui ho segnalato la vicenda, si sono subito messi al lavoro. Credo che la Procura aprirà un’indagine. Certo, è impressionante. Ho letto che addirittura il signor Caballero è in tour in Italia: è stato a Roma, poi a Firenze, oggi e domani sarà a Milano (appuntamenti poi annullati in extremis, ndr ). Come un vero piazzista. Di donne e di bambini».
Lorenzin, tra l’altro, è mamma di due gemellini, Lavinia e Francesco, che il 7 giugno festeggeranno il loro primo compleanno. Ecco perché le parole del direttore di Extraordinary Conceptions , specie quando definisce la maternità «un business», l’hanno fatta infuriare: «Sono cose da schiavisti. Valore della maternità, zero», continua amara.
Caballero racconta una storia tristissima: dice che sua moglie si sottopose inutilmente a 13 fecondazioni in vitro prima di ricorrere alla madre surrogata...
«Ma è una falsa storia! Chi ricorre alla maternità surrogata dovrebbe essere affetto da sterilità totale. E non c’è bisogno di fare 13 Pma (procreazione medicalmente assistita, ndr ) per scoprirlo. Lo sai molto prima! Ecco perché dico che questo signore è un piazzista che gioca sulle paure e sui drammi delle persone. Eppoi il concetto di donna che emerge è aberrante...».
Quello della donna che affitta il suo utero?
«Sì, la donna fattrice, la donna-mucca che non può più cambiare idea. Trattata come una cosa, un oggetto. Parliamo tanto in questi giorni di violenza sulle donne. Ma in fondo, mi chiedo, il concetto che quest’uomo ha delle donne non è lo stesso di quelli che pensano: questa donna è una mia proprietà e io ne dispongo come voglio? Così ragiona anche Caballero: io ti pago e tu mi dai tuo figlio. E se il figlio — domando — nasce malato e la coppia per contratto non lo vuole più, cosa succede? Se ne occupa Caballero?».
Il mercato sarebbe in crescita. «Vogliamo espanderci nel vostro Paese», ha annunciato lui stesso l’altro ieri a Roma. E la California, intanto, è invasa dai cinesi che vogliono solo, rigorosamente, figli maschi.
«Ecco, appunto, siamo arrivati alla selezione della specie. E che succede? Se son femmine, le fanno abortire? Tutto ciò è mostruoso. Ecco perché bisogna reagire, mobilitarci».
In che modo?
«Per fortuna la battaglia è gia cominciata e si espande oltre l’Italia. C’è già un movimento trasversale rispetto alle appartenenze politiche, di donne cattoliche, laiche, liberali, democratiche, repubblicane, che è impegnato contro questa tratta. E l’unico modo è che l’utero in affitto venga riconosciuto reato universale. Come sono universali i diritti umani...».
Reato in tutto il mondo.
«Esatto. Perseguibile ovunque. Insomma, una cosa così non la puoi più fare. Non puoi più presentarti in un albergo con un catalogo per vendere bambini. I bambini non sono mica elettrodomestici!».
Alle coppie italiane Caballero consiglia di «sbrigarsi prima che entrino in vigore nuove leggi» e rivela che una donna sarebbe già tornata a Roma dall’America con due gemelli. Parla di tre avvocati italiani pronti a aiutare.
«I Nas indagheranno. Il Parlamento italiano intanto si è espresso già in modo chiaro dicendo “no” alla stepchild adoption per rendere automatica l’adottabilità. Noi, come Ncd, continueremo comunque a vigilare contro possibili nuovi sotterfugi legali. Se vai in America e torni con un bambino, questo bambino di chi è? Per questo bisognerà lavorare ancor di più sui controlli, raccordarci con le ambasciate. Chi compra un rene vi fa impressione? Chi prende in affitto un utero, secondo me, è anche peggio».