Corriere 28.6.16
La corsa in salita di Raggi per fare la giunta
Trovati 5 membri della squadra su 10 e nomina di Frongia a rischio. L’ipotesi di rinviare il primo consiglio
Intanto a Livorno il sindaco Nogarin cambia due assessori. «Le Monde»: 5 Stelle un gradino sotto il potere
ROMA
Chi pensava che, per il Movimento Cinque Stelle, il difficile sarebbe
stato vincere le elezioni, probabilmente si dovrà ricredere. Per
Virginia Raggi è stato meno complicato battere il Pd che far «partire»
la macchina amministrativa, componendo la giunta.
Alla Raggi, che
da due mesi conduce riservatissimi «colloqui», mancano ancora diverse
caselle. E, al momento, sono più i «no» incassati che i sì. Tanto che,
negli ambienti dei Cinque Stelle, circola pure un’idea: rinviare la
prima seduta dell’Assemblea Capitolina. Dal 7 luglio, come annunciato,
al 13 luglio. Raggi, dalla proclamazione del 23 giugno ha dieci giorni
per convocare il primo consiglio comunale e altri dieci giorni per
riunirlo. Al momento — mentre Filippo Nogarin a Livorno annuncia due
nuovi assessori — Raggi ha quattro nomi certi (Paolo Berdini, Luca
Bergamo, Andrea Lo Cicero e Paola Muraro) e una possibile (Flavia
Marzano). Ma su un paio di figure individuate (Antonio Blandini e
Donatella Visconti) ci sarebbe una frenata. Fa cinque su dieci.
Due
i «buchi» che pesano: il Bilancio (dopo il no di Marcello Minenna si è
rifatto il nome di Daniela Morgante, già assessora con Marino) e i
Trasporti, dove ha già rifiutato Marco Ponti del Politecnico di Milano
(il nome che circola viene da Torino: Cristina Pronello). Raggi non ha
neppure fatto le prime nomine. Per Daniele Frongia, il braccio destro
che dovrebbe fare il capo di gabinetto, c’è un problema con la Severino:
essendo stato consigliere comunale, almeno per un anno non potrebbe
ricoprire ruoli dirigenziali. Intanto la prima riunione con assessori,
parlamentari e consiglieri viene fatta all’ex comitato elettorale, non
in Comune. Convocato anche l’ad di Ama (rifiuti), Daniele Fortini.
Respinte le sue dimissioni, verrà prorogato nell’incarico: «I dirigenti
prima si devono assumere le loro responsabilità e fornirmi report
periodici», dice Raggi. Poi annuncia: «Coinvolgeremo i cittadini nelle
scelte. E riapriremo il Campidoglio alle visite». Su M5S, l’attenzione
internazionale resta alta. Secondo Le Monde i «grillini» sono «un
gradino sotto il potere».
Ernesto Menicucci