Corriere 27.6.16
Profeti, teatranti e astrofisici
Tutte le avventure delle utopie
di Marco Bruna
I
visionari, i sognatori, finiscono spesso in una categoria umana
incompresa e forse anche un po’ detestata. Questi personaggi incarnano
un’utopia e cercano di perseguirla fino in fondo, anche a costo delle
loro vite. Di utopie e di sogni — e anche di follie — si occupa il nuovo
numero de «la Lettura», il #239, in edicola fino a sabato 2 luglio con
il «Corriere».
Tra i visionari spicca la figura del predicatore ed
eremita toscano David Lazzaretti, a cui è ispirato il nuovo spettacolo
di Simone Cristicchi, Il secondo figlio di Dio. Vita, morte e miracoli
di David Lazzaretti , scritto dal cantautore romano e da Manfredi
Rutelli, che debutterà in prima nazionale il 23 luglio a Cividale del
Friuli. Cristicchi, incontrato da Laura Zangarini, spiega i motivi che
lo hanno spinto a portare in scena un personaggio del calibro di
Lazzaretti, assassinato il 18 agosto 1878 mentre guidava una processione
verso Arcidosso (Grosseto): «Volevo raccontare una storia che forse è
solo una follia. La storia di un’idea, di un sogno. Lo hanno definito
“folle”, “eretico”, “socialista”. Ma lui non aveva niente a che fare con
il socialismo, per lui la “condivisione” era molto semplicemente uno
strumento per elevare lo spirito».
Di teatro si occupa anche
Maurizio Porro, partendo dallo spettacolo Santa Estasi , che sarà
riproposto sulle scene a Modena il prossimo ottobre per la regia di
Antonio Latella. L’articolo ritorna anche in questo caso sul tema
dell’utopia, analizzata tuttavia in chiave artistica: qui, le coordinate
temporali vengono estremizzate e gli atti teatrali raggiungono una
durata anche di 19 ore. Alla base di questa concezione sembra figurare
una concezione proustiana del tempo. Secondo il regista, «viviamo in un
periodo in cui noi non gestiamo più il nostro tempo ma ne siamo gestiti,
così il teatro si allarga». Ogni maratona teatrale assume i tratti di
una rivoluzione, dove lo spettatore diviene quasi un protagonista in
grado di cogliere le fatiche degli attori sulla scena.
Dal teatro
alla storia: la mitizzazione, anche in questo caso parte di
un’operazione utopica, del Medioevo sembra essere un fenomeno piuttosto
diffuso nel mondo delle arti, del piccolo schermo e di quello dei
videogiochi. La fascinazione per i cosiddetti secoli bui, descritta
nell’articolo del romanziere di successo Marcello Simoni, ha avuto echi
che partono dal Quattrocento e Cinquecento, con Matteo Maria Boiardo e
Ludovico Ariosto, per arrivare fino ai nostri giorni, con i videogiochi
Dungeons and Dragons e Dante’s Inferno .
Come non parlare di
visioni senza fare riferimento alle ipotesi di vita oltre il nostro
sistema solare? Ci pensano gli scienziati Guido Tonelli e Christophe
Galfard, che spiegano come siano 1.284 i nuovi pianeti extrasolari che
ruotano intorno a una stella diversa dalla nostra. Del futuro del nostro
pianeta si occuperanno invece i neocontadini, oggetto di un’ampia
ricognizione nella sezione Orizzonti de «la Lettura».