Corriere 19.6.16
Perina scelta da Giachetti Ex An divisi dalla svolta
di Maria Rosaria Spadaccino
ROMA
Flavia Perina, outsider di destra, scelta come capo comunicazione in
Campidoglio da Roberto Giachetti (se dovesse vincere) spiazza alcuni e
convince altri. Non lascia indifferente nessuno. Francesco Storace si
complimenta subito: «Bravo Giachetti è una mossa fuori da ogni
faziosità, ed è pure molto brava». Di avviso molto diverso è il senatore
Maurizio Gasparri (FI). «Guardi, io comincio a chiedermi con chi ho
percorso parte del mio cammino politico. Davvero i miei compagni di
strada non finiscono più di sorprendermi». In che senso scusi?. «Ma come
si può votare la Raggi? (Alemanno). Come si può andare a lavorare con
Giachetti? (Perina). Io coerentemente con me stesso e la mia storia
politica domani non andrò a votare per nessuno dei due, sono
invotabili». E per quanto riguarda il ruolo della Perina? «La sua scelta
la voglio derubricare ad un semplice bisogno di lavorare».
Ieri
in giornata è la stessa giornalista a spiegare cosa l’ha spinta ad
accettare l’offerta del candidato di centrosinistra. «È un incarico
estremamente fiduciario, che neppure io avrei mai accettato se al posto
di Giachetti ci fosse stato un altro rappresentante del Pd». E poi
continua: «E a parte qualche militante grillino che mi ha accusato di
tradimento della mia parte politica, ho ricevuto solo attestati di
stima, anche dal Pd devo dire». Effettivamente subito dopo l’annuncio,
dato dallo stesso Giachetti nel comizio conclusivo al Ponte della
Musica, il commissario Matteo Orfini commenta positivamente: «Perina è
una nota professionista, affermata e stimata da tutti, autonoma dal
centrodestra. Credo saprà svolgere al meglio il suo lavoro». E alle
polemiche Perina risponde: «Ci sono
poche persone, nella realtà
romana, che nel tempo sono rimaste a vivere i sì e i no per quelli che
sono e io mi ritengo una di queste persone, con una storia propria e con
la propria coerenza. E poi questa scelta dimostra chi è Giachetti e la
libertà di azione di cui
gode. Spero che i romani lo sappiano valutare».