lunedì 13 giugno 2016

Corriere 13.6.16
«Il ministro ci ricatta». «Dice bugie»
Scontro duro tra Appendino e Boschi
di Alessandra Arachi

Polemica sui fondi per Torino. E nasce un caso per un commento del portavoce di Lotti
ROMA Il botta e risposta è andato avanti tutta la giornata, rimbalzando dalla televisione a Twitter, alle agenzie di stampa. Protagoniste: Maria Elena Boschi, ministra delle Riforme (Pd), e Chiara Appendino, candidata sindaco di Torino per i Cinque Stelle contro il sindaco uscente del Pd Piero Fassino. Motivo? I finanziamenti del progetto per il Parco della Salute, roba da 250 milioni di euro. Un progetto che Fassino ha appoggiato da subito e che la Appendino ha appoggiato un po’ all’ultimo, almeno a seguire i giornali e i social network.
I fatti cominciano con una frase che la ministra Boschi dice al mattino alla trasmissione su Sky di Maria Latella: «Se vincono i Cinque Stelle a Torino non arriveranno i soldi del governo» e fa saltare su tutte le furie la candidata Appendino, che grida «al ricatto». Poi la stessa Appendino dice: «Mi stupiscono le spiegazioni della Boschi. Mi pare che il Pd tratti i soldi dei cittadini come se non fossero dei cittadini ma del partito. Non credo che un governo possa fare differenze in base al partito. Sarebbe un ricatto».
La prima, e immediata replica della ministra Maria Elena Boschi arriva via Twitter, con tanto di allegato: «Confermo. Perché Appendino dice bugie su di me? Se rinunciate al progetto rinunciate al finanziamento. Non è un ricatto. Legga Chiamparino». Ovvero legga l’intervista che Sergio Chiamparino aveva rilasciato al quotidiano La Stampa su questo progetto del Parco della Salute e che secondo la ministra delle Riforme avrebbe dovuto chiudere la polemica, visto che era esplicitata la posizione del Movimento Cinque Stelle in proposito. Ma così non è.
Chiara Appendino rilancia, di nuovo su Twitter. Poche parole, molto chiare: «La Città della Salute è un progetto che sostengo: in quanto diritto del cittadino deve essere sostenuto con fondi pubblici e non privati». E a questo punto? Cosa fa la ministra Maria Elena Boschi? Si arrabbia? Polemizza? Rilancia? No, prende atto. Ovviamente su Twitter: «Mi piace questa posizione diversa da prima», scrive infatti la ministra Boschi, senza dimenticare di aggiungere «no polemiche» e gli auguri di una «buona domenica» e confermando che il governo metterà a disposizione i 250 milioni per la Città della Salute e che se tutti e due i candidati sindaci confermano di abbracciare il progetto, i soldi saranno a disposizione per Torino. E Chiara Appendino: «Apprezzo questo suo passo indietro, la mia posizione è sempre stata coerente».
Ma per la candidata sindaco a Torino c’era stato anche un altro fronte aperto da Antonio Funiciello, portavoce del sottosegretario Luca Lotti, che sempre su Twitter aveva scritto: «Appendino è bocconiana. Come Sara Tommasi». E poi, travolto dagli insulti, è stato costretto a scusarsi sempre in 140 caratteri adducendo la scusa di avere «la testa a Orlando».
Polemica anche a Milano. In tv la ministra Boschi ha parlato dell’operazione del «Giornale» di allegare al quotidiano il «Mein Kampf» di Hitler dicendo che questa è una strumentalizzazione della destra per prendere i voti dei nazisti. E questo ha scatenato la polemica di Stefano Parisi, candidato sindaco contro Giuseppe Sala: «Strumentalizzazione volgare in una campagna elettorale soprattutto da parte del ministro delle Riforme istituzionali, che dovrebbe occuparsi meno delle campagne elettorali e fare il ministro della Repubblica».