domenica 8 maggio 2016

Repubblica Cult 8.5.16
Come inventare il futuro nel tempo della società dolce
di Francesca Bolino

Il “dolce” smantellerà il “duro”, quel vecchio mondo costruito con “mura, città, porti, asili di morte” che contenevano concentrazioni di donne, uomini, studenti, professori, liberi e condannati, sani e malati, cliniche, ospedali, libri, librerie. Per Michel Serres il vecchio mondo è fatto di scatole dove non abbiamo mai smesso di cristallizzare i flussi, trasformando una folla sparsa in istituzioni, il cemento e la sabbia in muraglie, i giochi dei bambini in classi ordinate, l’amore in matrimonio… La società dolce assomiglierà invece a un vortice di flussi, senza mura. Quando nel XVIII secolo dall’Accademia di Digione Rousseau lanciò un concorso per rispondere alla domanda «come fanno a volare gli uccelli?», le migliori teste d’Europa inviarono soluzioni geniali ma nessuna riuscì a dimostrare il volo. Il premio non fu assegnato: la meccanica dei solidi non poteva arrivare ad immaginare la scienza dei flussi e quindi comprendere la funzione delle turbolenze sotto le ali degli uccelli. È quanto accade nella nostra società: bloccati a quella vecchia logica, siamo incapaci di pensare organizzazioni sociali fluide adatte all’età dolce. Per questo alla parola “sintesi” che designa qualcosa di stabile, il filosofo francese preferisce il termine “sirresi”, che indica una confluenza di flussi. Ed è questo paesaggio evolutivo che può far nascere un’umanità viva e mobile. A 85 anni l’epistemologo Michel Serres scrive con Il mancino zoppo un saggio di contagiosa euforia, una ricostruzione del mondo dove l’energia creativa si sviluppa dalla volontà di uscire dalle regole. Qui il racconto dell’universo, a partire dal Big Bang, può essere narrato attraverso l’apparizione di fenomeni nuovi e imprevedibili, come un’esplosione di contingenze inventive. Serres ci invita a immergerci nel dinamismo del mondo. Ci spinge a liberarci da ciò che è astratto, fisso, formattato: nell’età del dolce dobbiamo imparare ad abitare il possibile, inventare il futuro. Sono gli zoppi e i mancini a costruire il nuovo mondo, andando oltre le regole. Sono loro gli eroi di un’età dolce, riconfigurata dal digitale.
IL MANCINO ZOPPO di Michel Serres BOLLATI BORINGHIERI PAGG. 285, EURO 18)