Repubblica 3.5.16
Da Israele accuse ad Assad “Armi chimiche contro l’Is”
Secondo
Haaretz il governo avrebbe usato gas sarin per fermare i jihadisti A
Ginevra Usa e Russia trattano per un nuovo cessate il fuoco
di Fabio Scuto
GERUSALEMME.
Mentre le speranze siriane sono affidate all’intesa che si profila fra
Stati Uniti e Russia per rendere davvero effettivo il “cessate-il-fuoco”
di febbraio, nuove rivelazioni sulla stampa israeliana denunciano l’uso
recente di gas tossici da parte del regime di Assad. Gas nervini e
paralizzanti che dovevano essere scomparsi dall’arsenale siriano dopo la
“bonifica” dell’Onu nel 2013 e 2014, ma che sarebbero invece stati
occultati dal regime di Damasco. Se le rivelazioni di
Haaretz fossero confermate, la “linea rossa” che il presidente Obama aveva tracciato è stata oltrepassata ancora una volta.
La
denuncia di Haaretz, seppur abbastanza circostanziata e certamente
proveniente da ambienti dell’intelligence, non è stata raccolta dalla
Casa Bianca. La partita che gli Stati Uniti stanno giocando con Mosca
entra in un ambito maggiore rispetto al conflitto siriano, è
estremamente più importante dell’ennesima violazione della “linea rossa”
tracciata dal presidente Usa. Il capo della diplomazia Usa John Kerry a
Ginevra ha a lungo discusso con l’inviato speciale dell’Onu Staffan De
Mistura, i ministri degli Esteri giordano e saudita, i termini di un
controllo della tregua. Oggi l’inviato Onu sarà a Mosca per incontrare
il ministero degli Esteri russo Sergei Lavrov, ma è stato preceduto da
una lunga conversazione fra Kerry e il collega russo. La posta in gioco
l’ha spiegata De Mistura: «Stiamo preparando un meccanismo migliore per
monitorare e controllare un nuovo cessate il fuoco». Ma, ha avvertito,
«servirà la volontà politica per metterlo in atto».
Firmato a fine
dello scorso febbraio il cessate-il-fuoco ha subito innumerevoli
violazioni. Si combatte a Aleppo, dove ieri le forze dei qaedisti di Al
Nusra hanno attaccato nella zona occidentale su cinque direttrici
diverse. Le postazioni governative in difficoltà hanno dovuto chiedere
aiuto all’aviazione e solo dopo il bombardamento dei caccia i miliziani
si sono ritirati. L’esercito siriano ha annunciato di aver esteso di
altre 48 ore un cessate il fuoco intorno a Damasco, entrato in vigore da
sabato. Ma attorno alla capitale sono state segnalate diverse
violazioni. Un altro cessate il fuoco, dichiarato nel nord della
provincia di Latakia, è scaduto alla mezzanotte di ieri ma potrebbe
essere anch’esso rinnovato.