Repubblica 26.5.16
L’appello di oltre 400 autori americani
“Non potrà essere il nostro presidente” Da King a Eggers, gli scrittori si schierano
Questo
è il testo dell’appello contro Trump, pubblicato su lithub. com e
firmato da oltre 400 scrittori americani. Tra gli altri Stephen King,
David Eggers, Junot Diaz e Jonathan Lethem P erché, come scrittori,
siamo particolarmente consapevoli dei tanti modi in cui si può fare
violenza al linguaggio in nome del potere.
Perché crediamo che
ogni democrazia degna di questo nome si basi sul pluralismo, accolga il
disaccordo di principio, e raggiunga il consenso attraverso il dibattito
ragionato.
Perché la storia americana, nonostante periodi intrisi
di xenofobia e fanatismo, è stata fin dall’inizio un grande esperimento
che ha messo insieme persone di origini diverse, senza opporre gli uni
agli altri.
Perché la storia delle dittature è fatta di manipolazioni e divisioni, demagogia e menzogne.
Perché la ricerca della giustizia si basa sul rispetto della verità.
Perché crediamo che la cultura, l’esperienza, la flessibilità e la consapevolezza storica siano indispensabili per un leader.
Perché
la ricchezza e la fama non danno a nessuno i requisiti per parlare a
nome degli Stati Uniti, per guidare il suo esercito, mantenere le sue
alleanze, e per rappresentare il suo popolo.
Perché l’ascesa di un
candidato politico che deliberatamente fa appello agli elementi più
vili e più violenti della società, che incoraggia l’aggressività nei
suoi seguaci, che urla per mettere a tacere i suoi avversari, che
intimidisce i dissidenti e denigra le donne e le minoranze, chiede, a
ognuno di noi, una risposta forte e immediata.
Per tutte queste
ragioni, noi sottoscritti, per una questione di coscienza, ci opponiamo,
in modo inequivocabile, alla candidatura di Donald J. Trump alla
Presidenza degli Stati Uniti.
(traduzione di Luis E. Moriones)