Repubblica 17.5.16
Il dossier.
Un milione di immobili
sparsi in tutto il mondo, 115 mila soltanto in Italia, e appartamenti di
lusso spesso affittati a politici a prezzi di favore
Palazzi, alberghi e ospedali 2 mila miliardi di patrimonio quanto vale “Vaticano spa”
di Corrado Zunino
ROMA.
La chiesa cristiana e cattolica, con i rami diretti e le sue
arciconfraternite, gli enti morali, le società di soccorso, gli almi
collegii e le ancelle, con le fondazioni, le banche e le immobiliari che
rimandano a fondi chiusi, possiede nel mondo — è la stima più
credibile, racchiusa tuttavia in nessun documento ufficiale — un milione
di immobili per un valore di duemila miliardi. Chiese, naturalmente, e
queste non sono alienabili essendo costruite sulla Pietra evangelica.
Poi sedi parrocchiali, case generalizie, istituti religiosi, conventi,
missioni, case di riposo, seminari, centri di cura e bellezza, ospizi,
orfanotrofi, asili, pii alberghi per turisti e pellegrini, terreni e
molte abitazioni civili date in locazione. Solo tra ospedali, scuole e
università la chiesa cristiana e cattolica può contare sullo stesso
numero di edifici presente negli Stati Uniti.
UN QUARTO DI ROMA
Di
quel milione di “cose” di proprietà, settecentomila beni materiali sono
all’estero, trecentomila in Italia concentrati, questi, in Lombardia e
Veneto, naturalmente a Roma. Secondo il Gruppo Re, che da sempre
fornisce consulenze al Vaticano sul tema, il 20 per cento del patrimonio
immobiliare italiano è tutt’oggi proprietà della chiesa: 115 mila
pezzi. Lo calcolò per primo Paolo Ojetti in un’inchiesta per l’Europeo
del gennaio 1977 che rivelò come un quarto della capitale fosse nelle
mani della Chiesa apostolica. Solo a Roma ogni anno vengono registrati
8-10 mila testamenti a favore del clero.
I due istituti operativi
vaticani sul fronte immobiliare, spesso confusi, sono Propaganda Fide e
l’Apsa. Gli appartamenti di Propaganda, di lusso, valgono 9 miliardi di
euro. Tra le 957 case di proprietà spesso usate come merce di scambio e
cedute con larghi sconti (il palazzetto di tre piani e 42 vani di via
dei Prefetti, a Roma, venduto a costo calmierato all’ex ministro Pietro
Lunardi in cambio della ristrutturazione a spese pubbliche della sede di
Propaganda in piazza di Spagna), 725 immobili sono nella capitale. E
sono diventati affitti buoni per l’ex vicedirettore generale Rai Antonio
Marano, il capo delle missioni sporche della Protezione civile Mauro
Della Giovampaola, il direttore dell’Enac aeroportuale Vito Riggio, l’ex
sottosegretario di Forza Italia Nicola Cosentino, l’ex ragioniere
generale Andrea Monorchio. Di Propaganda sono l’attico abbacinante di
Bruno Vespa, l’appartamento di Cesara Buonamici, lo show room
dell’Oreal, il mega solarium Priscilla che al Vaticano versa solo 3.000
euro il mese. All’epoca di Angelo Balducci gentiluomo del Papa,
l’ingegnere pubblico girava in auto con la mappa degli appartamenti
della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli pronto a suggerire
le case migliori a buoni conoscenti.
LE CASE-REGGIA DEI CARDINALI
Poi
c’è l’Apsa, l’Amministrazione del patrimonio della sede cattolica, con i
suoi 5.050 appartamenti affittati a prezzo di mercato agli sconosciuti e
a canone zero a chi ha servito la chiesa: giuristi, letterati,
direttori sanitari. Sono 860 le locazioni gratuite. Innanzitutto, quelle
per le case-reggia dei 41 cardinali di prima fila: tutti intorno a San
Pietro. Quindici in piazza della Città Leonina dove spiccano i 368 metri
quadrati del penitenziere maggiore Mauro Piacenza, otto in piazza di
San Callisto con i 472 metri del francese Roger Etchegarray, sei in via
Rusticucci con l’appartamento del prefetto della Congregazione per le
chiese orientali, Leonardo Sandri: 522 metri di stucchi e biblioteche.
Tre sono in via Pfeiffer, dove s’allargano i 525 metri da primato dello
statunitense William Joseph Levada.
Nel tentativo di ricostruire e
mettere a sistema i possedimenti Apsa, monsignor Lucio Vallejo Balda, a
capo della commissione Cosea, ha scatenato l’ultima guerra in Vaticano,
che poi è diventata il processo Vatileaks 2. Papa Francesco ha già
detto molto sulle “case dei principi” della chiesa.
GLI EX CONVENTI B&B
Il
turismo religioso nei più famosi luoghi di pellegrinaggio offre 200
mila posti letto e vale 4,5 miliardi. Il calo delle vocazioni ha
svuotato abbazie e monasteri, più di duemila in Italia, e moltiplicato i
cantieri per trasformare antichi conventi in bed and breakfast.
A
Roma un palazzo del Borromini nella titolarità delle suore Oblate di
Santa Maria dei Sette dolori è diventato un hotel da 62 camere.