domenica 15 maggio 2016

Repubblica 15.5.16
Ma in Italia è flop eterologa, gameti dall’estero
Solo in tre regioni viene fatta nel pubblico con un ticket di 500 euro e si ricorre alle “banche” o all’egg sharing
di Caterina Pasolini

ROMA. A caccia dell’ovulo perduto. A un anno di distanza dalla sentenza che la rende legale, l’eterologa è ancora un’illusione: migliaia di persone in attesa e 8.000 andate all’estero. Il motivo? Sono solo tre, Toscana, Emilia-Romagna e Friuli, le regioni dove viene fatta nel settore pubblico a prezzo di ticket, 500 euro. Ma soprattutto mancano ovuli e l’eterologa è cercata nella maggior parte dei casi da coppie in cui la donna è sterile. La causa per cui non ci sono gameti femminili a sufficienza è che non ci sono donatrici italiane. E non si offrono perché in Italia è vietata la donazione a pagamento. In Europa è invece previsto un indennizzo, in Inghilterra è stato calcolato in 800 sterline, per compensare i disturbi delle terapie ormonali, i giorni persi di lavoro tra cure, controlli e il prelievo degli ovociti.
Non avendo donatrici italiane, ospedali pubblici e centri privati posso per legge rivolgersi a banche estere, che garantiscono tutti gli standard e i controlli previsti dalle norme europee, che consentono la tracciabilità dei gameti e che spediscono direttamente. I privati - sono circa 80 le strutture dove viene praticata l’eterologa con prezzi dai 3 agli ottomila euro contro 500 di ticket- hanno fatto accordi con diverse banche straniere, soprattutto spagnole. Così anche alcuni ospedali, come Careggi di Firenze, il centro pubblico che ha fatto più interventi di tutti, circa 200 trattamenti. In Emilia stanno finendo di preparare il bando per una gara tra le migliori banche straniere e nell’attesa l’ospedale di Cattolica e il Sant’Orsola di Bologna hanno cominciato a fare l’eterologa con l’egg sharing. Ovvero la donazione di gameti tra decine di coppie di cui un solo partner è fertile: se uno ha il marito sterile ricevere il seme da una coppia che in cambio riceverà da lei l’ovulo. I primi bambini sono gia nati.
«Il problema dell’eterologa è che non è stata messa nei Lea e che non c’è alcuna campagna informativa del governo per invitare alla donazione dei gameti, come aveva promesso invece il ministro Lorenzim», sottolinea Filomena Gallo della associazione Coscioni. C’è chi parla di classica ipocrisia italica che vieta l’indenizzo qui, ma consente l’arrivo dall’estero di gameti avuti grazie a quello. All’estero, dice il primario di Cattolica Bulletti, 4 o 5 ovuli costano sui 2.000 euro. Lui come Borini della tecnobios di Bologna (ha fatto ottanta eterologhe da dicembre grazie a gameti di banche spagnole), sono stupiti dalla vicenda Antinori. «Sembra assurdo rischiare l’arresto quando con meno soldi si hanno gameti dall’estero in modo legale».