La Stampa 26.5.16
Le 22 missioni militari italiane all’estero nel 2016 costeranno 826 milioni, 58 in più rispetto al 2015
Ieri
il quotidiano spagnolo «El País» ha rivelato al mondo, con un’inchiesta
articolata e approfondita, uno scandalo che vedrebbe coinvolti i caschi
blu impegnati nella missione Unifil. I militari spediti in Libano per
sorvegliare la delicata tregua tra Israele e Hezbollah si sarebbero
imboscati le derrate alimentari destinate alle truppe per rivendersele
sui mercati di Beirut. Un’azione predatoria che andrebbe avanti da anni.
Lo Stato Maggiore della Difesa italiano, per adesso ha tenuto a
sottolineare che non ci sarebbero soldati italiani coinvolti nel
raggiro.
Nel frattempo, l’Italia ha appena rifinanziato, il 16
maggio scorso, la missione libanese per 155 milioni di euro insieme ad
altre 21 missioni militari che spaziano dal Kosovo al pattugliamento del
Mediterraneo, passando per l’Afghanistan, la nuova emergenza Isis, il
Medioriente, la Somalia, l’Uganda e la pirateria. In tutto la spesa per
il 2016 sarà di 826 milioni, 58 in più rispetto al 2015.
La
missione che impegna più denaro è quella in Iraq e Siria contro l’Isis
(236 milioni), seguita dall’Afghanistan e proprio dal Libano finito alla
ribalta internazionale. La missione Unifil, il cui comando è proprio
italiano, vede impegnati 1206 militari.