domenica 22 maggio 2016

La Stampa 22.5.16
Turchia, il leader dei curdi rischia settanta processi
di Marta Ottaviani

Sono passate solo 24 ore dall’approvazione della riforma costituzionale che sospende temporaneamente l’immunità parlamentare per 138 deputati turchi, che sono già arrivate le prime richieste di autorizzazione a procedere. Secondo i media della Mezzaluna già ieri mattina erano arrivati al ministero della Giustizia 122 fascicoli, riguardanti soprattutto il Partito curdo Hdp e repubblicani del Chp. Solo uno a carico di un esponente del partito di maggioranza Akp.
Il processo è appena all’inizio. Stando sempre alla stampa nazionale, i fascicoli a carico dei 138 deputati sono in tutto 667. Il Partito che in proporzione ha più parlamentari sottoposti al provvedimento sono i curdi, con 50 deputati che hanno perso l’immunità parlamentare su 59 eletti. Il Chp ne ha 51 su 134. Infine l’Akp ne ha 27 su 317 e i nazionalisti del Mhp 9 su 40.
Il deputato che ha più denunce a suo carico e che rischia di finire giudicato in 77 procedimenti giudiziari diversi è Selahattin Demirtas, leader della minoranza curda e secondo molti analisti nel Paese l’unico politico in grado sul lungo termine di rappresentare un pericolo per il presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdogan. Rischia di finire diverse volte davanti al giudice anche il capo dell’opposizione laica, Kemal Kilicdaroglu, sul quale pendono ben 42 denunce diverse.
Il prossimo passo sarà l’approvazione della legge da parte del Capo dello Stato, che però è scontata. Dopo questo, i fascicoli verranno spediti dal ministero della Giustizia alle procure competenti, che dovranno decidere caso per caso. Il timore di molti, è il giudizio, soprattutto sui deputati curdi, possa non essere imparziale.