La Stampa 19.5.16
“Israeliani, siete porci negazionisti”
Le frasi choc della candidata a Napoli
Polemiche su Eleonora De Majo, che sostiene De Magistris
di Francesco Maesano Antonio E. Piedimonte
«Siete
dei porci, accecati dall’odio, negazionisti e traditori anche della
vostra stessa tragedia. Che schifo». Si conclude così il lungo messaggio
pubblicato da Eleonora De Majo il 21 ottobre del 2015 sulla sua pagina
Facebook all’indirizzo degli israeliani. Studentessa universitaria,
compagna del leader indiscusso degli antagonisti napoletani Egidio
Giordano, De Majo oggi è candidata al consiglio comunale di Napoli per
Democrazia Autonoma, lista arancione che sostiene Luigi De Magistris. E
sugli israeliani lo scorso autunno scriveva questi giudizi: «Il sionismo
è nazismo, i metodi di violenza efferata utilizzati dagli israeliani
contro i palestinesi ricordano quelli che portarono alla morte di
quattro milioni di ebrei. Mai avremmo pensato però che la follia
sionista potesse costruire da sola i ponti di questa continuità».
Non
solo. Il 27 gennaio, nel giorno della memoria delle vittime
dell’Olocausto, De Majo scriveva: «Israeliano scatta foto ricordo al
cadavere di un giovane palestinese appena ammazzato. La memoria a chi la
merita. Buon 27 gennaio».
Lei, come altri che si candidano per De
Magistris, proviene da «Insurgencia», centro sociale partenopeo
vicinissimo al sindaco di Napoli. Arriva da lì anche Ivo Poggiani, anche
lui candidato, in prima fila negli scontri in occasione della visita di
Renzi a Bagnoli. A sostegno del sindaco anche Rosa Schiano, attivista
fotografata a Gaza mentre faceva il segno della vittoria in mezzo a un
gruppo di uomini armati e col volto coperto. Un rapporto, quello tra il
sindaco e i centri sociali, che si sta rinsaldando ora in prossimità del
voto, ma che durante il mandato del sindaco si è rafforzato via via,
quando ai collettivi è stato lasciato in gestione l’Asilo Filangeri o
l’ex ospedale psichiatrico giudiziario.
Il tutto tenuto assieme
dalla comune causa anti-israeliana e anti-sionista. Basta una notazione:
nel 2013 De Magistris ha conferito la cittadinanza onoraria di Napoli
ad Abu Mazen, cortesia che gli è stata restituita nel dicembre dello
stesso anno a Betlemme dall’autorità palestinese. E nella tarda serata
di ieri il sindaco, durante un evento elettorale dedicato alla «shoah
palestinese», ha ribadito vicinanza a Rosa Schiano, spiegando che «fin
quando non si darà dignità a un popolo oppresso la città sarà schierata
al fianco dei palestinesi», aggiungendo di avere messo in bella vista
sulla sua scrivania «il passaporto palestinese».