La Stampa 17.5.16
Milioni di debiti
L’ex vescovo sotto indagine
di Giovanni Ciolina
Il
cardinale Domenico Calcagno, ex vescovo di Savona e Noli ed ora
presidente dell’Apsa (l’Amministrazione del Patrimonio della Sede
Apostolica), è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura
di Savona per concorso in malversazione nella gestione dell’istituto
diocesano della diocesi ligure. L’uomo che gestisce l’intero patrimonio
della Santa Sede nel mondo si ritrova ora nei guai per la formichina
Savona, la città da cui aveva iniziato la sua brillante carriera
vaticana.
L’Istituto sarebbe stato infatti trasformato in una
sorta di agenzia immobiliare che al posto di prendersi cura dei conti di
preti e parrocchie pensava ad investire in operazioni immobiliari che
purtroppo si sono rivelate un fallimento. E soprattutto hanno provocato
un indebitamento di alcuni milioni di euro che ha rischiato di mandare a
gambe all’aria i conti dell’ente diocesano.
Per il sostituto
procuratore Cristiana Buttiglione l’alto prelato pontificio avrebbe
avuto la colpa di avvallare la strategia risultata suicida adottata
dall’allora presidente dell’istituto per il sostentamento del clero, don
Pietro Tartarotti, e dal vice Gianmichele Baldi, anche loro indagati
per malversazione. Assistiti dagli avvocati Fausto Mazzitelli e Marco
Fazio i due sono già stati interrogati la scorsa settimana dal
magistrato inquirente ed hanno potuto fornire la loro posizione.
A
smascherare gli errori gestionali è stata la verifica dei bilanci del
2009. E soprattutto è emersa la tendenza imprenditoriale dell’istituto
savonese che dal 2004 aveva portato i responsabili dell’ente ad entrare
in partecipazione con alcune aziende private (Punta dell’Olmo spa, Idsc
srl, Balbi srl, Boletus srl) per la realizzazione di alcuni interventi
immobiliari.
L’investimento di maggior spessore è stato quello
delle Colonie Bergamasche, una gigantesca struttura a ridosso della
costa di Celle, che avrebbe dovuto essere trasformata in un complesso
residenziale con tanto di albergo di lusso.
Al momento il
magistrato si è limitato ad interrogare i vertici dell’Istituto
savonese, ma nelle prossime settimane non è escluso che venga sentito
anche il cardinal Calcagno.
L’alto prelato, contattato tramite il
suo segretario nella sua casa romana, non ha commentato: «Sua eccellenza
sta celebrando messa stasera (ieri, ndr) ha un impegno».