La Stampa 13.5.16
Renzi a caccia di voti a sinistra
“Unioni civili? Ho giurato sulla Carta non sul Vangelo”
Tasse
giù nel 2017 , pensioni flessibili e rientro dei capitali dall’estero
Poi l’annuncio: “Se non passa il referendum non mi presento più”
di Carlo Bertini
«L’atteggiamento
negativo di parte della gerarchia e parte del mondo cattolico era
atteso. Io sono cattolico ma faccio politica da laico: ho giurato sulla
Costituzione e non sul Vangelo». Sarà perché tutti i sondaggi riservati
da mesi dicono che l’elettorato cattolico sostanzialmente è favorevole a
questa legge in tale forma, sarà perché Renzi ha assunto un profilo di
«cattolico adulto» - per usare un’espressione dell’era prodiana - come
tratto distintivo da quando è sceso nell’agone nazionale; fatto sta che
il premier da Vespa fa capire di aver messo nel conto le critiche e di
non essersi fatto fermare per la legge sui diritti fiore all’occhiello
del suo governo. Dunque il premier rivendica l’aver assunto una forma di
laicità per connotare la propria leadership, pure se da giovane ebbe a
partecipare a un Family day, confermando così un’ evoluzione rispetto a
quando era presidente della provincia di Firenze. E passate 24 ore dal
sì definitivo alle unioni civili mette il cappello su questa legge
«equilibrata e di compromesso» nello studio di Vespa. Depositando poi
una serie di annunci su fisco e pensioni che danno la misura di quanto
l’economia sia il tema più sentito in campagna elettorale.
”Non mi ripresento se...”
Del
resto anche questa legge, nella sua forma e nella tempistica, è un
pezzo significativo della strategia politica elettorale renziana: è
stato il premier che ha voluto un’accelerazione, che ha deciso lo
stralcio della stepchild adoption, e che ha voluto fosse approvata entro
la scadenza elettorale che si consuma in città dove il voto di opinione
ha un gran peso. Una legge che copre il Pd a sinistra, mentre i
rilevamenti dicono che il condizionamento negativo sugli elettori
cattolici sarà marginale.
E se per appianare le polemiche sulla
giustizia il premier dice che i giudici «possono metter bocca su tutto» e
si dice pronto alla fiducia sulla prescrizione lunga, la strada dei
diritti verrà battuta con lo ius soli, mentre sulle adozioni si frena
almeno fino al referendum su cui Renzi si gioca la sua carriera
politica. Al punto da annunciare per la prima volta non solo che se lo
perderà il giorno dopo si dimetterà, ma che non si ripresenterà poi alle
elezioni.
Pensioni e fisco
Renzi conferma l’intenzione di
abbassare le imposte nel 2017, di riaprire i termini della “voluntary
disclosure” che ha fatto già rientrare dall’estero 60 miliardi (e 4 di
tasse). Misura già annunciata da Padoan. Sulle pensioni Renzi conferma
l’introduzione di un meccanismo di flessibilità per l’uscita anticipata
fino a tre anni prima del termine di vecchiaia, con penalizzazioni tra
l’1 e il 3%. Che potrebbe arrivare prima della legge di stabilità di
ottobre. E alla fine si lascia andare pure a una battuta. «Il problema
degli over 50 senza lavoro riguarda anche me perché al massimo tra 7
anni ho finito, qualcuno vorrebbe darmi il licenziamento senza giusta
causa».