domenica 1 maggio 2016

Corriere Salute 1.5.16
La psicologia dei medici sotto la lente dell’Aifa
di Riccardo Renzi

Se si prendono troppi farmaci o si fanno troppi esami non è solo colpa della medicina difensiva, che induce i medici a coprirsi le spalle, di cattive abitudini dei pazienti o della corruzione. Gli eccessi possono derivare anche da un fenomeno psicologico, l’illusione terapeutica, che porta il medico a sovrastimare i primi risultati positivi (apparentemente) del proprio intervento anche in assenza di una diagnosi certa e di riscontri razionali. È la stessa illusione dei giocatori d’azzardo alle prime vincite. L’idea fu definita già nel 1978 dal medico inglese, K.B. Thomas, ma è stata rilanciata da un articolo del New England Journal of Medicine e ripresa in Italia da un’editoriale dell’Aifa, a firma del presidente Mario Melazzini e del direttore generale Luca Pani. Colpisce il richiamo di due organismi rigorosamente scientifici a un concetto psicologico, non misurabile. Ma lo scopo è mettere in guardia i medici a non giocare d’azzardo con i pazienti. Ricordando quel che diceva Thomas: che «less is more» e che la cura migliore è spesso non fare niente.