giovedì 5 maggio 2016

Corriere 5.5.16
Sconta la pena per pedofilia e abusa di una bimba di 9 anni
Roma, molestie nel teatro della parrocchia anche alla sorella minore. In arresto un ex «detenuto modello»
di Rinaldo Frignani

ROMA Sette anni di carcere per pedofilia. Poi uno sconto di pena e qualche permesso per buona condotta. A Regina Coeli era un detenuto modello: tesi di laurea sulla Shoah, due libri di poesie. Sembrava recuperato, un successo per il sistema carcerario. Sembrava, appunto. In realtà è stato un fallimento: Pier Francesco Lori, ex insegnante di sostegno di 45 anni, ora falso istruttore di ginnastica artistica, è stato arrestato di nuovo dalla polizia per aver abusato di una bambina di 9 anni nel teatro parrocchiale della chiesa a Torre Maura, periferia est della Capitale e di aver molestato la sorellina di 5, dove aveva frequentato il corso prematrimoniale e si era poi sposato.
La Procura lo accusa anche di aver tentato di violentare nella sua abitazione alla Borghesiana una studentessa quindicenne, sua vicina di casa, con la scusa di farle un massaggio. Contestazioni pesantissime che potrebbero costare al quarantenne molti anni di prigione in quanto recidivo. Ma le indagini sono appena cominciate: c’è il sospetto che il finto istruttore abbia abusato di altre bambine, e bisogna ancora chiarire chi, nella parrocchia di Nostra Signora del Suffragio e Sant’Agostino di Canterbury, abbia consegnato al presunto pedofilo le chiavi del teatro. «Non siamo stati noi — assicurano i sacerdoti — ma qualcuno che lavora qui. Dobbiamo individuarlo». L’ipotesi è che le chiavi gli siano state date dal padre delle bimbe, parrocchiano conosciuto, ingannato da Lori che gli aveva dato appuntamento fuori dalla chiesa dove anche lui era un volto noto. «Faccio provini alle ginnaste, seleziono ragazze. Sua figlia potrebbe essere presa», aveva detto al padre della bambina convincendolo a portarla.
A quell’appuntamento — «Era sabato 23 aprile, di pomeriggio», racconta un sacerdote — il papà si era presentato anche con la seconda figlia. E, senza temere nulla, le aveva affidate a Lori. Nella parrocchia piena di cancellate — «per difendersi dai ladri» — nessuno si sarebbe accorto di loro: la scoperta delle violenze è stata fatta una volta che le bimbe sono tornate a casa. Lori è stato riconosciuto e arrestato. Sequestrati il computer e materiale informatico che ora sarà analizzato. Per chi indaga è «un pedofilo seriale» e da quei supporti potrebbe uscire molto altro.