Corriere 4.5.16
«Mille euro per ogni alunno disabile»
Scontro sui fondi alle scuole paritarie
di Valentina Santarpia
Emendamento del governo: 12 milioni per docenti di sostegno e barriere architettoniche
Per
ora è solo un emendamento, ma trattandosi di una proposta del governo
sembra destinata a diventare legge in tempi brevissimi, dopo un
passaggio veloce in Aula: le scuole paritarie riceveranno un
finanziamento di 1.000 euro per ciascun alunno disabile che ospitano.
Visto che sono poco più di 12 mila i bambini e i ragazzi con handicap
sui 961 mila studenti delle paritarie, parliamo di un fondo di 12
milioni di euro, che ogni anno scolastico, a partire dal 2016-2017,
andrà alle scuole non statali.
Durissima la reazione dei Cinque
Stelle: «Con un emendamento al decreto “Scuole belle” il governo
dimentica totalmente l’emergenza nelle scuole pubbliche, dove mancano
insegnanti di sostegno qualificati e i ragazzi disabili spesso vengono
parcheggiati nelle aule abbandonati a loro stessi», tuonano i
parlamentari M5S delle commissioni Cultura di Camera e Senato. «Ci
sarebbe piaciuto che il governo avesse stanziato fondi anche per la
scuola pubblica, in questo modo si crea una discriminazione
inaccettabile».
In realtà, precisano dal ministero
dell’Istruzione, i fondi stanziati per i 234 mila disabili nelle scuole
statali sono di gran lunga più consistenti: solo per i circa 100 mila
insegnanti di sostegno, tra assunti a tempo indeterminato e supplenti,
si spendono sei miliardi e mezzo l’anno, a cui vanno aggiunti i soldi
per le diverse progettualità. L’ultimo finanziamento della 440 (la legge
per l’autonomia scolastica), per dire, metteva 2 milioni e mezzo sui
progetti per disabili. Mentre alle paritarie fino ad ora viene dato un
contributo statale di 500 euro l’anno a studente, ma senza extra per i
disabili. Tant’è vero che alcune scuole paritarie, faticando a sostenere
il costo del personale di sostegno, aumentavano la retta a tutte le
famiglie oppure chiedevano un contributo particolare ai genitori del
disabile. Ma i Cinque Stelle insistono: «Si dà la sensazione che si
voglia usare il pretesto della disabilità per foraggiare ancora una
volta le scuole private, che tra Legge 107 e legge di Stabilità hanno
già ricevuto più di 500 milioni di euro».
L’emendamento,
applaudito dai parlamentari di Area popolare, e presentato col
silenzio-assenso del Pd, rischia davvero di passare per un finanziamento
alle private? «Nessuna regalia, è solo un sostegno ai ragazzi che hanno
bisogno di un aiuto in più — spiega il sottosegretario all’Istruzione
Gabriele Toccafondi —. Finora le scuole e le famiglie erano lasciate a
se stesse. E poi non sono risorse aggiuntive: si tratta di risparmi
venuti dalla riforma 107 — assicura Toccafondi — che vanno a dare una
prima significativa risposta alle scuole». Prima, sottolinea il
sottosegretario: che infatti sperava di «portare a casa» anche l’aumento
delle detrazioni fiscali per le famiglie con alunni disabili. Con la
riforma Renzi, i genitori che mandano i figli alle paritarie possono
detrarre fino a 400 euro l’anno. «Puntavo ad aumentare questa detrazione
a 2.000 euro, non ci sono riuscito. Almeno stavolta».