Corriere 4.5.16
La rivista francescana in mandarino e il segnale a Pechino
di Gian Guido Vecchi
«L
e prospettive sono promettenti». Le parole del cardinale Pietro
Parolin, Segretario di Stato vaticano, sarebbero di per sé
significative, in un momento storico nel quale un accodo tra Chiesa
Cattolica e Pechino non è mai stato così vicino. Ma sono tanto più
importanti se si considera che l’intervista sarà pubblicata in Cina e
apparirà «entro fine mese» nella nuova versione in mandarino della
rivista «San Francesco» dei frati di Assisi: qui sotto pubblichiamo il
testo integrale. Il progresso del dialogo è scandito da segnali. In
questo caso il segnale è notevole e lo racconta il direttore, padre Enzo
Fortunato, che ha registrato ad Assisi l’intervista a Parolin:
«Partiremo con 5.000 copie a cadenza trimestrale per far conoscere
sempre più la figura di Francesco. Gli scrittori sono due frati cinesi e
due storici francescani: affronteranno i temi legati alla vita di
Francesco, i suoi scritti e le iniziative del francescanesimo in Cina».
In un articolo, padre Fortunato racconta il suo viaggio alle origini del
cristianesimo nel «Regno di Mezzo». A Pechino, dove è sepolto il
missionario gesuita Matteo Ricci. E poi a Xi’an, il luogo del primo
annuncio cristiano, nel 631, dove oggi si trova la comunità francescana:
«Prima di Matteo Ricci, fu un francescano a raggiungere questo grande
continente, Fra’ Giovanni da Pian del Carpine, che nel 1246 portò con sé
26 lettere a nome di papa Innocenzo IV. Una missione per stabilire
buone relazioni “diplomatiche” e annunciare, con lo stile di Francesco
d’Assisi, la buona novella». Oggi le due strade, padre Matteo e frate
Giovanni, si incrociano «in questo Papa che incarna l’essere gesuita e
l’essere francescano», scrive la rivista: Francesco, il primo pontefice
della Compagnia di Gesù che ha scelto il nome del santo d’Assisi.
«Dall’establishment ci hanno fatto comprendere che hanno allentato, non
di poco, la pressione sui cristiani», scrive padre Fortunato. A
Shijiazhuang, ha sede «la più grande casa editrice cattolica, “Fede”»,
che «produce circa 3 milioni di copie tra libri, riviste e quotidiani
cattolici all’anno». Qui, nel seminario maggiore, «140 giovani cinesi
che si preparano a diventare missionari in Cina: grazie a loro
concordiamo la prima stampa in cinese della rivista». La copertina del
primo numero in cinese rappresenta papa Francesco davanti alla chiesa
dedicata a Matteo Ricci.