mercoledì 25 maggio 2016

Corriere 25.5.16
Pace tra libri e tv, siglato il Patto per la lettura
di Paolo Conti

Libri e televisione, un rapporto inevitabilmente difficile ma che può anche essere costruttivo, basta volerlo. Ieri il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha firmato il «Patto per la lettura» con il direttore generale Rai, Antonio Campo Dall’Orto, il presidente Mediaset, Fedele Confalonieri, l’amministratore delegato de La7, Marco Ghigliani, l’ executive vice president Sky Italia, Frederic Michelm, e l’amministratore delegato di Discovery Italia, Marinella Soldi. Come si legge nel testo (consultabile su www.beniculturali.it) le emittenti si impegnano a «creare occasioni di promozione della lettura e dei libri all’interno di ogni genere di programma e non esclusivamente nei contenitori culturali», a promuovere la lettura per bambini e ragazzi con format specifici, a realizzare «contenuti dedicati alla promozione della lettura in un’ottica multipiattaforma allo scopo di creare un’interazione con i nuovi media digitali e social network». Per Franceschini «è la prima volta che tutte le televisioni s’impegnano concretamente a creare occasioni di promozione della lettura e dei libri all’interno di ogni genere di programma. La tv può fare moltissimo per i giovani ma non soltanto per loro». Il progetto è dunque far uscire i libri e la lettura dal recinto autoreferenziale degli appuntamenti destinati a chi già legge.
Nel maggio 2014, inaugurando il Salone del libro a Torino, Franceschini polemizzò col mondo televisivo: «Tutte le tv, da Rai a Mediaset e Sky, le pubbliche e le private, hanno fatto tanti danni alla lettura. Adesso devono risarcire. Come? Facendo più trasmissioni che presentino libri, facendo pubblicità alla lettura». Ci furono reazioni molto dure e irritate da parte di tutti gli interlocutori citati dal ministro. Il «Patto per la lettura», spiegano al ministero, è il prodotto di quella polemica e del confronto tra Franceschini e i network.