lunedì 23 maggio 2016

Corriere 23.5.16
Meloni vuole una via per Almirante È polemica. Gli ebrei romani: mai
di Paola Di Caro

«Era un patriota». La presidente della comunità: no, lavorò alla «Difesa della razza»
ROMA Dicono i suoi che non era un’uscita studiata, che ha solo risposto a una domanda. Resta il fatto che la promessa fatta ieri da Giorgia Meloni nell’anniversario della morte dello storico leader del Msi Giorgio Almirante (22 maggio del 1988) scatena una furiosa polemica: «Quando sarò eletta sindaco uno degli impegni che mi prendo è di intitolare una strada di Roma a un uomo che è stato fondamentale nella storia della destra italiana e della politica italiana. Un patriota e una persona che amava gli italiani, che credeva nella democrazia e nell’onestà della politica».
Tema spinosissimo, che già aveva provocato polemiche al tempo della giunta Alemanno, che ha diviso città e paesi laddove il tentativo toponomastico è stato bocciato o è riuscito (in 200 località in Italia). E infatti, sono immediate le proteste a 360 gradi, da destra a sinistra per opposte ragioni. Ma soprattutto, un no indignato arriva dalla Comunità ebraica romana: «Lo ripetiamo per chi lo avesse dimenticato: mai una via a Roma per chi come Almirante collaborò alla “Difesa della razza” senza pentirsene», dice la presidente Ruth Dureghello.
Molto dura anche la reazione dell’associazione dei Partigiani, l’Anpi: «È una proposta inaccettabile, irricevibile e assurda», perché come dice il candidato sindaco di SI Stefano Fassina «Almirante ha interpretato una visione aberrante di patria. Intitolare una via di Roma a lui è offensivo verso Roma città aperta». Pare voler girare pagina senza infierire Virginia Raggi, candidata del M5S: «Sembra un dibattito di 30 anni fa. Oggi credo che ai romani interessi più la sicurezza di una strada che il suo nome. Noi lavoriamo a quello». Ma anche a destra infuria la polemica .
Francesco Storace (la cui lista sostiene Marchini) accusa la Meloni «nata nel 1977» di usare il leader della destra: «Peccato. Avrei evitato speculazioni in campagna elettorale sul nome di Almirante. Anche perché quando governavano Roma con la giunta di centrodestra se ne sono scordati, mentre io lo chiedevo invano». Insomma, per dirla con Maurizio Gasparri, «malissimo quelli che insorgono all’idea che possa essere dedicata una strada ad Almirante, ma male anche chi se ne ricorda solo per ragioni elettorali». «Ma Giorgia — la difende il collega di partito Ignazio La Russa — è coerente e sincera, noi non nascondiamo il nostro Pantheon». Lei tace: non c’era intento polemico nelle sue parole, assicurano nel suo quartier generale.