domenica 22 maggio 2016

Corriere 22.5.16
Quella volta che il leader chiese a Berlusconi di nominarla premier
di Paolo Valentino

Era l’autunno del 1999 e alle elezioni europee di giugno, la Lista Emma Bonino aveva appena ottenuto il migliore risultato di sempre, con l’8,5% dei voti. Silvio Berlusconi, in pieno forcing nella tessitura dell’alleanza di centrodestra, che meno di due anni dopo lo avrebbe riportato a Palazzo Chigi, chiese un incontro a Marco Pannella ed Emma Bonino. La proposta venne messa nera su bianco: «Marco — disse nel colloquio il leader di Forza Italia, tornato a essere primo partito con il 25,2% — dobbiamo correre in ticket e saremo imbattibili: Silvio Berlusconi premier, Emma Bonino ministro degli Esteri». Pannella lo ascoltò con un sorriso, tirando ampie boccate dal suo sigaro. Quando Berlusconi ebbe finito, il leader radicale fece una lunga pausa, avvolto dal fumo, poi rispose: «Silvio, sono d’accordo con tutte le cose che hai detto. C’è solo un dettaglio da cambiare. Il ticket dev’essere Emma Bonino premier e Silvio Berlusconi ministro degli Esteri». Il resto è Storia. Ma forse il destino dei radicali cambiò con quella battuta.