Repubblica 4.4.16
Michel Onfray
“Capire le ragioni di questo odio è l’unico modo per vivere insieme”
intervista di William Bourton
«Di
questi tempi è difficile pensare da atei», lamenta Michel Onfray, ma
con questo spirito ha letto il Corano, sura dopo sura. Secondo il
filosofo francese, «l’islam terrorista è stato creato in parte
dall’Occidente bellicoso». Nel suo ultimo saggio, “Pensare l’islam”,
appena pubblicato da Ponte alle Grazie, Onfray si propone di ragionare
sul ritorno del religioso, «che in Occidente ha preso la forma
dell’islam», nello spirito di Spinoza: «fuori da ogni passione, senza
odio e senza venerazione», «solo per comprendere»…
Dopo aver letto
il Corano ha constatato che alcune sure invitano alla guerra, al
massacro degli infedeli e così via, mentre altre invitano all’amore e
alla misericordia. Ci sono due modi per essere musulmani?
«Sono
tanti quanti sono i lettori… È lo stesso per qualsiasi libro, in cui si
può sempre estrapolare una frase per far dire al suo autore il contrario
di quello che dice tutta l’opera. Penso a Nietzsche, che era stato
strumentalizzato politicamente da certi nazisti. Il Nuovo Testamento
consente di giustificare sia il pacifismo che il bellicismo. Lo stesso
vale per il Corano».
Anche l’Antico Testamento trabocca di
versetti che esortano a «colpire col filo della spada» o a «trafiggere
di frecce», ma non si trova più in giro nessun cristiano che vi attinga
una giustificazione per i suoi crimini… «Perché il cristianesimo è una
religione in declino, e di conseguenza la civiltà giudeo- cristiana non
ha più gli strumenti della violenza. La Chiesa del Concilio vaticano II
prende atto di questa incapacità di potenza e finge di scegliere quello
che le viene imposto. Ma per arrivare a questo c’è voluto un buon mezzo
secolo di Ragione de-cristianizzatrice».
Alcuni sostengono la
necessità di un “aggiornamento” del Corano, come il codice del diritto
canonico fu “aggiornato” nella seconda metà del XX secolo, sotto la
spinta di papa Giovanni XXIII… «Giovanni XXIII convoca il concilio
Vaticano II perché la Chiesa è sfinita, e scarica la zavorra per salvare
il cristianesimo. Il cristianesimo diventa un umanesimo insipido,
spogliato del sacro e della trascendenza. Dio non è più al centro del
dispositivo cristiano: lo ha sostituito l’uomo. Ma per arrivare a questo
è stato necessario un impiego della ragione critica durato secoli. La
totalità del mondo islamico, dall’Egira in poi, non ha ancora prodotto
pensatori come Occam o Erasmo, Montaigne o Voltaire, Nietzsche o Freud».
Lei denuncia ”la politica islamofoba portata avanti dalla Francia”. L’islam terrorista risponde all’Occidente bellicoso?
«Difendo
il diritto di pensare il terrorismo al di fuori dell’alloro e
dell’anatema. Per farlo, inscrivo il terrorismo nel lungo termine. Da
dove viene il terrorismo? Che cos’è? Quali sono le sue cause? Possiamo
contrastarlo solo se sappiamo che cosa lo produce. Fra le cause – e
sottolineo il plurale perché non è la sola – di quella che von
Clausewitz chiamava la piccola guerra e che ha per nome terrorismo, c’è
la risposta del debole al forte, che dal 1991 in poi si è impegnato a
fianco di Bush per «bastonare» un certo numero di Paesi musulmani, con
il pretesto che minacciavano la nostra sicurezza».
A novembre Lei aveva rinunciato provvisoriamente a pubblicare il suo libro. Perchè?
«La
stampa francese della sinistra di governo ha preso a sparare su di me.
Dicevano che facevo il gioco del Fronte nazionale. Una delle mie
affermazioni era stata ripresa e distorta dai media dello Stato
islamico. Ero islamofilo e islamofobo… Dal momento che “Pensare l’islam”
sarebbe dovuto uscire nella settimana dell’anniversario degli attentati
contro Charlie Hebdo, ho scelto di soprassedere alla pubblicazione.
Volevo evitare di entrare nella trappola che mi tendono in questo
periodo di commemorazione, che necessitava semmai di riflessione».
(Copyright Le Soir. Traduzione di Fabio Galimberti)