Repubblica 16.4.16
Michael Stuermer
“Un errore cedere alle pressioni Angela non doveva immischiarsi”
“Non avrebbe mai dovuto trattare come un affare di Stato un’orrenda poesia piena di insulti sciocchi”
intervista di Tonia Mastrobuoni
BERLINO.
Ex consigliere di Kohl, influente storico e intellettuale
cristianodemocratico, Michael Stuermer è incredulo dinanzi al “caso
Böhmermann”.
Professore, cosa pensa del “caso Böhmermann”?
«Merkel
ha fatto un errore madornale: è un pessimo esempio di satira di cui la
cancelliera si sarebbe dovuta occupare il meno possibile».
Invece ha deciso di occuparsene in prima persona
«Esatto,
è stato quello l’errore. E’ una vicenda di così basso livello. Avrebbe
dovuto lasciare la faccenda in mano ad altri, guadagnare tempo, non
abbassarsi assolutamente a commentare o decidere».
Invece ora sembra aver riesumato persino la debolissima Spd, che si è detta contraria.
«Adesso
non esageriamo. Io sono convinto che questa cosa non interessi nessuno.
Nel paese sono altri i temi che stanno facendo preoccupare le persone.
La crisi epocale dei profughi, l’integrazione di quelli già arrivati
qui, le guerre alle porte dell’Europa. Figuriamoci se ci si può occupare
di un’orrenda poesiola piena di insulti sciocchi».
Erdogan non sembra ritenerla così stupida. E Merkel sembra aver ceduto alle sue pressioni.
«Sono
d’accordo. Ma la cancelliera è debole perché si rende debole. Erdogan
non le sta affatto facendo un favore. Otterrà la liberalizzazione dei
visti, ha incassato sei miliardi di euro, la prospettiva di entrare
nella Ue. Non bisogna dimenticarsene».
Ieri Merkel ha ributtato la palla in campo giudiziario, dopo essersi voluta occupare del caso in prima persona. Perché?
«Una
decisione incomprensibile. La sua proverbiale abilità tattica è andata a
farsi benedire. Spostare ora la vicenda su un piano giudiziario, dopo
averla trattata come un affare di Stato, è una mossa a dir poco goffa».