martedì 12 aprile 2016

Repubblica 12. 4.16
L’Austria espropria la casa di Hitler perché non diventi meta neonazista
Il palazzo a Braunau am Inn dove nacque il Führer sarà venduto e gestito direttamente dallo Stato
di Tonia Mastrobuoni


BERLINO. La casa dove nacque e crebbe Adolf Hitler sarà espropriata – dietro congruo compenso – e gestita dallo Stato. Dopo anni di querelle con la famiglia Pommer, da sempre proprietaria dell’edificio a Braunau am Inn che nel 1889 diede i natali al dittatore nazionalsocialista, l’Austria si è stancata del comportamento inquietante della famiglia e ha deciso il colpo di mano amministrativo. In realtà è già il secondo esproprio. Il primo avvenne negli anni Trenta, quando i nazisti sottrassero la casa ai Pommer per farne un luogo di culto del Führer. Ora la spregiudicatezza di Gerlinde, l’attuale proprietaria, rischia di trasformare Salzburger Vorstadt 15 in un luogo di pellegrinaggio per i neonazisti e i fanatici delle camice brune. I servizi segreti, scrive il quotidiano austriaco
Die Presse,
sanno che quell’edificio è nel mirino di simpatizzanti nazisti e organizzazioni di estrema destra, che vorrebbero comprarlo da sempre. Dopo il 1945 gli austriaci hanno fatto molta attenzione al suo utilizzo. Il ministero dell’Interno ha sempre pagato un canone ai Pommer – attualmente 5000 euro al mese – e l’ha a sua volta affittato all’amministrazione cittadina di Braunau, che ha ospitato per decenni nella casa di Hitler la Lebenshilfe, un’organizzazione che si occupa di disabili. Nel 2011, la rottura. I Pommer si rifiutano di pagare indispensabili ristrutturazioni perché la casa possa continuare ad ospitare disabili, la Lebenshilfe è costretta ad andarsene. Da allora, lo Stato si è fatto avanti per comprare l’immobile, senza mai ricevere risposta dalla famiglia, se non una vaga disponibilità a vendere. Per fortuna Vienna ha deciso che l’acquisto della casa del più feroce dittatore del Novecento non può essere lasciata al caso.