lunedì 11 aprile 2016

Repubblica 11.4.16
Roberto Saviano da Fazio “Ecco a chi parlava Riina Jr”
L’intervento a “Che tempo che fa”

ROMA. Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa su RaiTre, Roberto Saviano critica l’intervista di Bruno Vespa al figlio di Totò Riina andata in onda mercoledì scorso su RaiUno. «È stata la comunicazione più forte degli ultimi vent’anni da parte di Cosa Nostra», afferma l’autore di Gomorra.
«Se non conosci quella grammatica può sembrare una banale dichiarazione, quasi una difesa, ma era tutt’altro». Saviano mostra alcuni spezzoni dell’intervista e poi li commenta. Salvo Riina - spiega - non ha parlato da capo famiglia, non si è sostituito al padre. Ma non ha nemmeno parlato ai telespettatori. «Il suo obiettivo», afferma Saviano, «non erano il pubblico o lo share, ma due entità precise». La prima era la magistratura, «alla quale Salvo Riina ha voluto suggerire che la vecchia Cosa Nostra non è la nuova dicendo che noi non ci pentiamo, ma non vogliamo più il 41 bis e non aggredite più la nostra famiglia». Un modo anche per conservare il patrimonio. Il secondo messaggio secondo Saviano era rivolto a Cosa Nostra: «Non c’entriamo più, non fateci pagare le vostre colpe». Parole rivolte a Matteo Messina Denaro e a tutte le famiglie: «Non osate intervenire in questo scambio, prima culturale e poi giuridico, con lo Stato, basato sul modello della ”dissociazione” dei terroristi politici». Infine per Saviano «nel momento in cui l’attenzione sulla mafia è praticamente zero, i mafiosi vedono lo spazio per dire queste cose. Non bastano gli arresti e i proclami, la lotta alla mafia è fatta di conoscenza e sapienza e il rischio di uno Stato debole è non comprendere. La mafia sta parlando e la cosa più grave è che non è stato capito».