sabato 16 aprile 2016

La Stampa 16.4.16
Sanders, incontro privato con il Papa a Santa Marta
Il democratico invitato al convegno sulla Centesimus Annus in Vaticano
di Paolo Mastrolilli

«Dobbiamo rigettare le fondamenta di questa economia immorale e insostenibile». Bernie Sanders ha rubato un giorno alla campagna presidenziale per lanciare il suo messaggio contro la disuguaglianza economica a tutto il mondo, attraverso la conferenza della Pontificia Accademia per le Scienze Sociali per l’anniversario dell’enciclica Centesimus Annus. L’occasione per cementare la sua alleanza con Papa Francesco, con un incontro privato avvenuto poi in serata alla residenza di Santa Marta.
La conferenza ha riunito una specie di internazionale anti capitalista, che andava da Sanders ai presidenti boliviano Morales ed ecuadoregno Correa. L’ospite più atteso però era il senatore del Vermont. Citando brani dell’enciclica di Giovanni Paolo II, e dichiarazioni più recenti di Francesco, ha detto che «negli ultimi 25 anni la situazione è peggiorata, provocando la peggior crisi finanziaria dalla Grande Depressione». Secondo Sanders, «la globalizzazione non regolata ha creato le banche troppe grandi per fallire», mentre negli Usa la sentenza “Citizens United” della Corte Suprema ha aperto una «inondazione di soldi nella politica. Così abbiamo perso la nostra anima. Come dice il Papa, non comanda più l’uomo, ma i soldi. L’adulazione del vitello d’oro è stata sostituita da una ideologia che consegna il controllo assoluto al mercato. Il sistema finanziario comanda gli uomini, invece di servirli». Ora «la disuguaglianza è diventata l’emergenza del nostro tempo. Francesco l’ha definita la globalizzazione dell’indifferenza. La frode a Wall Street è la norma, senza vergogna. Molti dicono che dobbiamo accettare lo status quo, perché un’economia morale non è possibile, ma il Papa ci ha aperto gli occhi, e i giovani non accettano più questo sistema».
Fuori dalle mura vaticane, decine di fans sono venuti a salutarlo. E lui ha spiegato così la visita a Roma: «Abbiamo bisogno di una economia morale. L’1% della popolazione ha più ricchezza del restante 99%. È inaccettabile, immorale e insostenibile. Insieme dobbiamo cambiarlo. Sono rimasto enormemente impressionato dalla visione di Francesco per creare un’economia che funzioni per tutti. Ha detto che non possiamo permettere al mercato di fare il mercato, dobbiamo inserire principi morali».
Un campo molto simbolico sono i cambiamenti climatici: «L’avidità dell’industria dell’energia fossile sta distruggendo il pianeta. Gli scienziati sono unanimi sul fatto che il riscaldamento è vero e provocato dalle attività umane, e crea già problemi devastanti. Che piaccia o no all’industria dell’energia fossile, dobbiamo cambiare il sistema verso le fonti sostenibili. Francesco lo ripete spesso, sottolineando che abbiamo la ricchezza e la tecnologia per farlo, ma dobbiamo affrontare l’avidità di persone più preoccupate dei loro miliardi, che del futuro dei bambini e del pianeta».
In America dicono che Sanders ha scelto di venire a Roma per attirare l’elettorato cattolico, molto forte in stati dove si vota adesso, come New York, Pennsylvania e New Jersey. Lui ha risposto così: «Credo che il Papa stia giocando un ruolo storico incredibile per creare una nuova economia mondiale non dominata dall’avidità distruttiva, e la sua enciclica sui cambiamenti climatici ha avuto un grande impatto per cambiare le opinioni delle persone sull’urgenza del momento. Quando ho ricevuto l’invito a venire, è stato così commovente che non potevo rifiutare».
L’incontro pubblico con Francesco non c’è stato, perché avrebbe avuto il sapore di un appoggio esplicito e un’ingerenza nelle presidenziali americane, offendendo Hillary Clinton e gli altri candidati. Dopo la conferenza però Sanders è andato a Santa Marta, per un appuntamento privato che ha consolidato l’intesa sui temi di fondo condivisi.