venerdì 15 aprile 2016

La Stampa 15.4.16
Corbyn, l’improbabile alleato di Cameron
“Diciamo no alla Brexit”
di Alessandra Rizzo

Il capo del Labour Jeremy Corbyn si è schierato contro la Brexit, diventando un improbabile ma cruciale alleato di David Cameron in vista del referendum di giugno. Nel suo primo intervento della campagna elettorale, Corbyn, da sempre critico verso la Ue, ha invitato i cittadini a votare per mantenere la Gran Bretagna nell’Unione «pur con tutti i suoi difetti». Non è stata una difesa appassionata delle istituzioni comunitarie, ma un sostegno qualificato, tiepido. E tuttavia, con un voto incerto e un premier in calo di fiducia, la mossa potrebbe risultare decisiva.
«L’Europa ha bisogno di cambiare, ma il cambiamento può venire solo se lavoriamo con i nostri alleati dall’interno», ha detto Corbyn, che se l’è presa con «il deficit democratico dell’Ue e la pressione per privatizzare i servizi pubblici». Ma ha aggiunto: «È perfettamente possibile criticare l’Europa ed essere convinti della necessità di rimanerne parte».
Per Corbyn, che viene dalla sinistra radicale del partito, si tratta di una svolta: al referendum del 1975 si schierò contro l’adesione britannica alla Comunità Economica Europea. Non ha rinnegato il passato, ma ha offerto un punto di vista «socialista» alle ragioni del sì: senza l’Ue, ha sostenuto, i Tory farebbero «un falò dei diritti dei lavoratori». La sua presa di posizione è significativa non solo perché offre una narrativa diversa e complementare a quella di Cameron, tutta volta a evidenziare i rischi economici e di sicurezza. Ma perché Corbyn è popolare tra i giovani, gruppo pro-Ue ma poco propenso al voto.
Cameron e Corbyn, che solo pochi giorni fa si sono dati battaglia ai Comuni sullo scandalo «Panama Papers», si trovano così dallo stesso lato della barricata referendaria. Ironia della sorte, Corbyn è in fondo un euroscettico alla guida di un partito filo-europeo, mentre Cameron, con mezzo partito schierato per la Brexit, si trova nella posizione opposta. Per il premier l’appoggio di Corbyn è una boccata di ossigeno. Secondo un sondaggio di YouGov, la fiducia in Cameron è crollata al 21%, rispetto al 28% del laburista, mentre si profila un testa a testa al voto del 23 giugno (39% a entrambi i campi, alto il numero di indecisi). Mercoledì sono stati designati i due comitati, e la campagna parte ufficialmente oggi.