mercoledì 13 aprile 2016

La Stampa 13.4.16
Tolosa, c’era un Caravaggio nella soffitta
Scoperto per caso, forse trafugato in Italia da un ufficiale di Napoleone: per gli esperti è autentico
di Leonardo Martinelli

Una perdita d’acqua improvvisa nella soffitta di una casa nella campagna di Tolosa: è stato così che i proprietari sono andati a curiosare, come mai avevano fatto, subito sotto il tetto. Hanno trovato un dipinto polveroso: una scena forte, pervasa da un’antica violenza. Marc Labarbe, di una casa d’aste della città francese, è stato il primo a esaminarlo: ci ha passato sopra del cotone per pulirlo, per distinguere bene le figure. E ha avuto un sospetto: ma se fosse un Caravaggio? Ha coinvolto uno dei più grandi esperti d’arte parigini, Eric Turquin, che per mesi lo ha tenuto nella camera da letto. E lo ha fatto esaminare da svariati colleghi.
Ebbene, diversi indizi fanno pensare che la tela sia autentica. Riproduce una scena biblica: Giuditta che decapita il generale assiro Oloferne. Lo ha visionato (tre volte) anche Nicola Spinosa, esperto del Caravaggio: ha riconosciuto la mano del maestro. Ma com’è finito il dipinto in quella casa? Uno degli avi della famiglia fu un ufficiale che seguì Napoleone nelle sue campagne: potrebbe essersene impossessato in Italia o in Spagna. E perché è stato dimenticato in soffitta? «I toni violenti della scena», ha detto Labarbe, «non erano indicati per appenderlo in sala o in una camera».
Esiste un altro Giuditta e Oloferne del Caravaggio, esposto alla Galleria Nazionale d’Arte Antica a Roma e che risale al 1599. Ma lì la donna non ha lo sguardo frontale (e così determinato) che si ritrova nella tela appena scoperta. Non solo: Giuditta, nel quadro di Tolosa (che sarebbe stato realizzato fra il 1604 e il 1605), è vestita di nero e non di bianco, come nell’altro. Esiste, invece, un dipinto simile a quello ripescato nella soffitta e che è parte della collezione della Banca Intesa San Paolo, custodito a palazzo Zevallos a Napoli. Si tratta di un’opera di Louis Finson, pittore fiammingo, che conobbe Caravaggio: già si sapeva dal suo testamento che era in possesso di una Giuditta e Oloferne del maestro, che gli aveva ispirato la sua tela. Sì, ma se anche il quadro di Tolosa fosse di Finson? Nell’attesa di nuovi esami, lo Stato francese ne ha bloccato l’eventuale esportazione per trenta mesi. Il valore stimato è 120 milioni di euro. Il Louvre si già sta muovendo per acquistarlo.