giovedì 21 aprile 2016

Il Sole 21.4.16
Scuola. Dal Miur istruzioni sulla valutazione
Premi ai docenti: nuovi paletti sui poteri dei presidi
di Claudio Tucci

ROMA Falsa partenza per il merito nella scuola. Martedì sera il ministero dell’Istruzione ha inviato agli Uffici scolastici regionali (Usr) l’attesa circolare per far decollare i «Comitati di valutazione degli insegnanti» chiamati, dalla legge 107, a individuare i criteri in base ai quali i presidi dovranno, poi, assegnare i 200 milioni di euro ai prof meritevoli. Chi si aspettava una parola definitiva sui nodi che, da mesi, stanno avvolgendo l’avvio della valutazione dei docenti probabilmente rimarrà deluso. Non solo perché la nota arriva, di fatto, a poco più di un mese dalla fine dell’anno scolastico; ma soprattutto perché lascia aperti gli stessi interrogativi che doveva chiarire.
A cominciare dal ruolo dei dirigenti scolastici, che viene reso ancor di più “collegiale”. La circolare, da un lato, ribadisce, come prevede la legge, che spetterà ai presidi individuare i destinatari del bonus premiale sulla base dei criteri espressi dal Comitato di valutazione dei docenti. Ma, dall’altro, aggiunge al rigo immediatamente successivo, poiché «inizia un percorso innovativo per la valorizzazione della professionalità» degli insegnanti «è opportuno che venga attivato un coinvolgimento della comunità scolastica nel suo complesso». Un ulteriore freno alla discrezionalità dei dirigenti; e senza contare che già i sette membri di questi Comitati di valutazione (il preside, tre docenti, due rappresentanti dei genitori, un genitore e uno studente alle superiori, e un membro esterno nominato dagli Usr) già rappresentano con sufficienza tutte le componenti della scuola.
La circolare, poi, non chiarisce se il preside, oltre a individuare gli insegnanti meritevoli, possa anche definire l’ammontare del premio. E soprattutto, non spiega se i 200 milioni di euro per valorizzare i prof migliori siano o meno oggetto di contrattazione con il sindacato. Anzi, i sindacati sembrerebbero rientrare nella partita, laddove nella nota si parla della necessità di coinvolgere tutta la comunità scolastica. Dubbi rimangono anche sulla composizione dei Comitati, non chiarendosi che cosa succede se qualche componente “boicotta” e non procede all’individuazione del proprio rappresentante (in seno al Comitato stesso). Una circostanza, questa, per nulla remota: sta avvenendo in molti istituti, giustificata dalla volontà dei prof più “accesi” di far naufragare la partenza della valutazione.
A confermare l’estrema “lacunosità” della circolare ministeriale è anche la considerazione finale. Del tutto generica: si dice che va evitata una distribuzione “a pioggia” del bonus a tutti i prof, ma, si sottolinea pure, di converso, di non destinare i soldi «a un numero troppo esiguo» di docenti. Insomma, si dice tutto, senza dire niente.