il manifesto 27.4.16
L’Austria presenta la barriera del Brennero
Entrati
appena in vigore i controlli alla frontiera ungherese, oggi l’Austria
presenta le misure che adotterà al confine con l’Italia. È stata infatti
convocata per le 13 una conferenza stampa al valico italo-austriaco per
illustrare «il management di controllo di confine». Parteciperanno
rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’assessorato alla viabilità
del land Tirolo.
Al ministro degli esteri italiano Paolo
Gentiloni, che a Vienna ha chiesto di evitare «strappi unilaterali in un
luogo così ricco di significati storici ed economici come il Brennero»,
risponde il capo del partito dell’ultradestra Fpo, Heinz-Christian
Strache: «La responsabilità è di Roma. Se Roma non adempie ai suoi
compiti, saremo costretti ad agire», ha detto nel corso della conferenza
stampa con cui Norbert Hofer ha avviato la campagna di ballottaggio
dopo il successo al primo turno delle presidenziali.
vienna
Più
soft l’intervento dello stesso Hofer: i controlli? «Sono inevitabili.
Non mi fanno di certo piacere – ha precisato – ma non abbiamo altra
scelta. I confini esterni di Schengen vanno messi in sicurezza, in
questo modo potrebbero essere sospesi i provvedimenti temporanei».
Mentre ieri a Viena davanti al parlamento è andata in scena la protesta
contro la chiusura ai migranti per una politica dell’asilo e
dell’accoglienza più umana.
Il ministro dei trasporti Graziano
Delrio spera in un ripensamento austriaco, «Il danno economico sarà
enorme, ma c’è anche un fatto simbolico. Chiudere i valichi significa
far arretrare il progetto politico dell’Europa che è più che mai
necessario», ha detto.
I Radicali italiani sono invece pronti a
denunciare l’Austria all’Unione europea. «Col ripristino dei controlli
alle frontiere in Ungheria e presto in Italia, l’Austria dà il colpo di
grazia al progressivo disfacimento dei trattati e delle norme che
regolano l’Unione europea, fino alla violazione aperta», ha dichiarato
in una nota il segretario Riccardo Magi. «Dopo l’accordo scellerato e
difficilmente attuabile tra Ue e Turchia – prosegue – registriamo oggi
una violazione se possibile ancora più grave: viene infatti infranto il
principio fondamentale della libera circolazione delle persone e delle
merci e l’insieme delle norme comunitarie che lo hanno regolato in
questi anni. Eppure nessuno sembra andare al di là delle proteste
formali. Per questo – continua Magi – come Radicali abbiamo deciso di
presentare contro l’Austria una denuncia alla Commissione europea, allo
scopo di sollecitare l’avvio di una procedura d’infrazione per
violazione dei principi generali di leale cooperazione, necessità e
proporzionalità e per lesione del principio della libera circolazione».